Via Turati, approvato il progetto esecutivo dopo 12 anni dalla frana

SULMONA – La giunta approva il progetto esecutivo di via Turati. La sistemazione arriverà a breve, ma a 12 anni dalla frana sulla Circonvallazione. Il progetto definitivo era stato approvato nel 2015.

“E’ un altro risultato che abbiamo messo a segno. Esprimo soddisfazione perché si tratta di un’opera pubblica che attendeva una soluzione da molti anni – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Zavarella – Con il provvedimento odierno è stato approvato il progetto di “consolidamento e risanamento idrogeologico dell’area via Turati e parcheggio comunale di via Japasseri” e la successiva cantierabilità dell’opera. Prossimo passo sarà la gara pubblica per l’affidamento dei lavori e la conseguente apertura dei cantieri, con cui si restituirà alla città un’area importante che attende da tempo la messa in sicurezza. Non è stato un percorso facile, con procedure complesse, ma ringrazio gli uffici e tutti coloro che hanno lavorato in sinergia al raggiungimento di questo importante risultato”.
In particolare per il «consolidamento e risanamento idrogeologico dell’area via Turati- parcheggio comunale via Japasseri», saranno richiesti alla Cassa depositi e prestiti 720mila euro per un progetto complessivo di 830mila; mentre per il miglioramento della sicurezza stradale e sistemazione della viabilità con parcheggi e marciapiedi, con realizzazione della rotatoria di via Japasseri, l’importo richiesto è di 200mila euro in base al progetto definitivo approvato dalla giunta Casini il 16 dicembre 2019. In entrambi gli interventi si prospetta una parcellizzazione di 30 rate per andare incontro alle esigenze di cassa dell’Ente. Si dovrebbe ripartire da via Turati, dove la frana dimenticata da dieci anni ha provocato problemi di tenuta alla strada e alle abitazioni. Problemi che ora si punta a risolvere con 830mila per mettere in sicurezza il costone con terre armate, come fatto per la vicina via Japasseri, collegata al collettore turistico.
Era l’11 gennaio del 2009 quando un buco si aprì sulla Circonvallazione, provocando problemi a un intero quartiere residenziale della città. E in particolare in via Filippo Turati, ribattezzata da chi ci vive in via “Franati”, il tempo sembra essersi fermato a 10 anni fa. Tra incuria, transenne crollate, pericolosi cedimenti del terreno e assenza di parcheggi, segnaletica, illuminazione notturna, tombini e caditoie funzionanti. Il quartiere limitrofo alla villa comunale, sprofondato nel più assoluto abbandono, è costituito per lo più da villette liberty che affacciano su rastrelliere in ferro anti-parcheggio crollate in alcuni punti e puntellate in altri, con erbacce che le rendono ancor più pericolanti. Nonostante le petizioni, le proteste e i cartelli provocatori dei residenti. Come quelli sui passi carrabili, diventati “franabili”. Oltre a ciò, per i residenti si aggiunge un ulteriore problema, il fatto che sulla strada ci sia un divieto di sosta, che di fatto impedisce il parcheggio, posto come precauzione per eventuali altri crolli. Ha complicato e allungato ulteriormente le cose il fatto che in una delle ultime graduatorie sui fondi da destinare ai comuni con problemi di dissesto idrogeologico non è rientrata Sulmona. Un bel problema alla luce delle diverse zone che avrebbero necessità di interventi di messa in sicurezza contro il rischio di crolli, frane e smottamenti del terreno. Rischi che sono presenti anche in diverse zone della Circonvallazione occidentale.

Con delibera di Giunta, inoltre, oggi è stato sbloccato l’aggregato n 14 che arriva a pochi giorni dall’approvazione un altro aggregato: con questi due atti” conclude l’assessore “stiamo viaggiando speditamente per consentire la ricostruzione postsismica per gli immobili del nostro centro storico”.

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