Sciopero alla Marelli: aderisce la metà dei dipendenti, sindaco vuole incontrare dirigenza

SULMONA – Anche lo stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona ha incrociato le braccia, aderendo allo sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil, a sostegno della sicurezza del lavoro, per una “giusta riforma fiscale” e per “un nuovo modello sociale di fare impresa”. L’adesione, nella fabbrica peligna, non supera il 50 per cento.

Intanto, sul futuro dell’azienda, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha chiesto un incontro con i vertici della Marelli per capire quale sarà lo scenario reale. “In passato avevo insistito per il tavolo sull’automotive, sul tema ci confronteremo” ha detto Di Piero.

La produzione del Ducato a Sulmona andrà avanti fino al 2028, ma ci sono alcune lavorazioni prossime alla scadenza e la gara per la piattaforma large di Stellantis non è stata vinta da Marelli. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali potrebbe riprendere a giugno, in ragione di un leggero calo dei volumi delle previsioni di budget che comunque andranno verificate, come avevano spiegato le organizzazioni sindacali.

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