Sulmona, manifestazione contro la guerra sulla scalinata di piazza Garibaldi

SULMONA – Questa mattina sulla scalinata di  piazza Garibaldi a Sulmona si è svolto un  sit-in contro tutte le guerre.

I manifestanti hanno aperto un grande striscione con la scritta “Cessate il fuoco” e indossato cartelli con scritte a favore della pace e del disarmo. “La guerra è il più grande crimine contro l’umanità”, “Bombardare civili innocenti è terrorismo di Stato“, “Ribelliamoci! I nostri governanti ci stanno portando verso la terza guerra mondiale”, “L’Italia ripudia la guerra”. Queste alcune delle scritte, insieme  a pensieri di grandi personalità come Papa Francesco: “La guerra è sempre una sconfitta”,  Sandro Pertini: “Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai”, Albert Einstein: “Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale ma la quarta sì:  con bastoni e pietre”, John Kennedy: “L’umanità deve mettere fine alla guerra o la guerra metterà fine all’umanità”, Paul Valery: “La guerra è il massacro di gente che non si conosce, per gli interessi di gente che si conosce ma non si massacra”.

Molte persone, compresi tanti turisti, si sono fermate ad osservare la manifestazione e ad esprimere il loro consenso.I venti di guerra che soffiano sempre più forte e che rischiano di precipitare il pianeta verso il baratro devono mobilitare tutti i cittadini per difendere il sommo bene che è la pace. Non possiamo restare indifferenti alla violenza, alla morte, all’odio che due micidiali guerre stanno seminando nel mondo. Non è accettabile che il destino del genere umano possa  dipendere da pochi capi di stato, compresi i nostri governanti,  che ogni giorno di più appaiono dominati da follia e irresponsabilità.

I pacifisti di Sulmona si uniscono idealmente a tutti i cittadini che, in ogni parte del mondo, chiedono l’immediato e permanente cessate il fuoco in Ucraina e in Palestina,  la liberazione degli  ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la messa al bando delle armi nucleari, la riconversione dell’industria bellica per scopi civili, il diritto di asilo per dissidenti, obiettori di coscienza e disertori, la promozione di Conferenze di pace dell’ONU per le regioni in guerra.

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