Presepe di pace nel mese della pace

Il primo biografo di San Francesco d’Assisi, Tommaso da Celano, così conclude il racconto riguardante l’evento del presepio di Greccio: «terminata quella veglia solenne, ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia». Dopo ottocento anni da quell’evento, questa sera nella parrocchia di San Francesco di Paola in Sulmona, è successa la medesima cosa; infatti, la prima rappresentazione del presepio vivente parrocchiale ha permesso a tanti, adulti e piccoli, di poter rivivere la notte santa di Betlemme.

 

Tante le giovani comparse della parrocchia che non hanno tanto messo in scena un racconto ma, attraverso il racconto del Vangelo, hanno permesso ai presenti di poter toccare e vivere quella parola del Vangelo che in questi giorni del tempo natalizio abbiamo riascoltato e meditato. Ai giovani della parrocchia certamente il grazie di tutta la comunità parrocchiale, tuttavia la bellezza dell’evento è stato l’incontro tra questi e i più grandi che hanno preparato le diverse scenografia.

Da tale incontro, così come auspicato da papa Francesco nel suo magistero, ha generato la bellezza di una comunità che prega, lavora e testimonia insieme la bellezza di essere testimoni di pace. Ai ragazzi, allora, il ringraziamento ai tanti volontari che, in modi diversi, hanno donato tutto loro stessi per la comunità e per la riuscita della serata. Proprio la pace è stato il leit motiv di questo evento religioso. Il presepe vivente, infatti rientra nelle attività che caratterizzano il mese della pace che si concluderà il prossimo 31 gennaio.

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