ROMA – Si è svolta questa mattina a Roma, presso l’Hotel Forum dei fori imperiali, l’assemblea dell’Unione Province Italiane (UPI). Il Presidente De Pascale ha illustrato la proposta di legge in discussione al Senato: “Quella delle nuove Province è una riforma che serve da subito al Paese perchè semplifica l’amministrazione e punta sugli investimenti riducendo i divari territoriali”.
“È urgente una legge che permetta alle Province di chiudere la stagione della Legge 56/14 (legge Delrio). Il Disegno di Legge in discussione in Senato va in questa direzione. Urge qualche modifica per renderlo più funzionale e risorse per accompagnare il percorso”.
“La proposta conferma tutte le funzioni fondamentali già oggi delle Province e riconosce, inoltre, 4 funzioni fondamentali oggi assegnate alle Città metropolitane:
adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio provinciale; pianificazione territoriale provinciale di coordinamento; strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici e organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito provinciale; promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito provinciale”.
“Sulle ulteriori funzioni e sul sistema di finanziamento delle Province e delle Città metropolitane è giusta la delega al Governo per definire, correttamente, attraverso una riflessione più ampia, l’assetto funzionale di questi enti, anche mediante espresso aggiornamento delle disposizioni del TUEL (testo unico degli enti locali). È di fondamentale importanza però che tutto ciò si svolga in un arco temporale di massimo 12 mesi”.
Dal punto di vista elettorale il testo prevede il ritorno all’elezione diretta a suffragio universale, introducendo la giunta e ampliando i Consigli in questo modo:
– Nella fascia sotto 500 mila abitanti rientrano 56 Province, ovvero la maggioranza degli enti, e si prevedono 20 consiglieri e 4 assessori; ·nella fascia tra 500 mila e 1 milione di abitanti rientrano 17 Province e si prevedono 24 consiglieri e 6 assessori;
– Nella fascia oltre 1 milione di abitanti rientrano solo 3 Province (Bergamo, Brescia, Salerno) e si prevedono 30 consiglieri e 8 assessori.
“Per attuare ciò – conclude De Pascale – sono necessari 450 milioni da inserire nella prossima Legge di Bilancio, e non nel 2031, per finanziare le funzioni e accompagnare la riforma. La Legge Delrio ha svuotato le Province. Servono nuove professionalità per costruire una macchina amministrativa efficiente e moderna”.
È intervenuto poi anche il Presidente della Provincia dell’Aquila, e Vicepresidente Upi, Angelo Caruso, questo il suo intervento:
“Voglio innanzitutto rivolgere un applauso al Presidente De Pascale per il modo in cui ha rappresentato, al cospetto delle più alte cariche dello Stato e non solo, la sua Provincia ma anche tutti noi durante l’emergenza che purtroppo la sua terra ha dovuto affrontare.”
“Siamo depositari di una fase estremamente complicata, e non possiamo che essere noi i migliori interlocutori del Governo in un dialogo che porti alla restituzione agli enti provinciali della dignità istituzionale a cui hanno diritto.”
“È intenzione del Governo operare in stretto raccordo con il Parlamento per la discussione sul disegno di legge presentato. Ci sono i presupposti per arrivare presto ad una conclusione che faccia felici tutte le componenti in gioco ma ognuno deve fare la propria parte. Il rafforzamento delle Province è un passo fondamentale per restituire rappresentanza e centralità agli enti provinciali e, conseguentemente, ai tanti piccoli comuni che sono stati negli ultimi anni sempre più marginalizzati”.