Ruby Ter: assieme a Berlusconi assolta anche la Cipriani. Il suo legale: “inutile perdita di tempo”

MILANO – “L’ambiente di questo processo mi è parso più patetico e grottesco del festival di Sanremo: ma vi sembra normale che tutti, in maniera indiscriminata trasversalmente, fra avvocati, magistrati cancellieri e imputati siano passati al ‘trucco e parrucco’ prima di presentarsi in aula? Tutto ciò non era di questo mondo fino a qualche decennio fa e invece il tripudio è stato aver portato la mondanità più sguaiata e becera in un’aula di giustizia. E questo è l’errore di base”.

Così, all’Adnkronos, l’avvocato Marco de Giorgio, legale difensore di Francesca Cipriani, commenta il processo Ruby ter, culminato stamane con la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Milano per Silvio Berlusconi e gli altri 28 imputati.

“Questo processo – spiega de Giorgio – era già finito nel momento in cui è stata assunta l’ordinanza fatale che ha fatto sì che gli imputati, che imputati non erano perché da sempre si era capito che non lo erano, costituissero un vizio. Per capire, è un po’ come se uno va ad interrogare Bernardo Provenzano per sapere se Totò Riina è un mafioso e lui risponde che Riina è un agricoltore; poi non si può accusarlo di falsa testimonianza perché quei due sono compari”. E allora, “se queste ragazze, sin dall’inizio, erano sospettate di avere commesso dei reati ed erano indagate o iscritte nel registro degli indagati, non si poteva far finta di nulla perché i pubblici ministeri ne erano informati. Non si poteva trattarle come se fossero dei testimoni. Questa è una gravissima omissione”.

Di conseguenza, “tutto il resto, a cascata, è stata una inutile perdita di tempo”; in sostanza si è assistito ad “una leva di potere” che “non voleva ammettere che ci si è comportati da ignoranti o da disonesti. Non so quale delle due ipotesi sia meno inquietante perché, da contribuente, avere una magistratura che o è ignorante o è disonesta, significa comunque una cosa molto grave”. Del resto, basti pensare che “a occhio e croce, un processo come questo è costato almeno di un milione di euro tra le intercettazioni, i cancellieri dedicati a questo caso, una decina di magistrati e altrettanti pubblici ministeri, le aule bunker, gli autisti e tutte le altre risorse coinvolte nella gestione. Un milione di euro che, demagogia a parte, sono stati sottratti a servizi come asili o pronto soccorsi”.

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