Polo di formazione protezione civile alla Battisti, Di Piero rispolvera un vecchio progetto di più di 10 anni fa

SULMONA – “L’ex  Caserma “Battisti” sede di un Polo regionale per la formazione di volontari della Protezione Civile. L’ipotesi è stata formulata questa mattina dal Sindaco Gianfranco Di Piero e dall’Assessore alla Protezione Civile Catia Di Nisio nell’incontro tenuto a palazzo San Francesco con il Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Mauro Casinghini”.

Avanguardia pura, verrebbe da dire leggendo l’incipit del comunicato stampa diramato dal Gabinetto del sindaco Gianfranco Di Piero, che rispolvera una vecchia idea targata Peppino Ranalli, cioè due amministrazioni e un mezzo commissariamento fa.

Per rifare un excursus delle caserme cittadine la De Amicis era stata inserita addirittura a giugno 2013 nell’elenco dei beni demaniali da vendere (come prevede la legge per le strutture militari in disuso), e la Battisti era stata chiusa definitivamente il 15 giugno dello stesso anno. Quest’ultima struttura di viale Mazzini, fino ad allora, ultimo avamposto delle strutture militari cittadine, era stata condannata dalla riorganizzazione dei presidi militari minori, avviata nel 2008. Poi a gennaio del 2012 era arrivata la firma – rimasta solo sulla carta – del decreto ministeriale sulla riconversione in Cme Abruzzo (Comando regionale militare dell’Esercito). Infine, i tagli imposti dalla spending review avevano travolto l’ultimo presidio militare presente in città, inaugurato agli inizi del secolo scorso. Il risparmio della spesa pubblica aveva imposto la chiusura per le strutture con meno di mille e 500 posti.

Solo a luglio del 2014 era poi arrivata la notizia che la Battisti passava diventata di proprietà comunale. L’allora giunta Ranalli, valutato il patrimonio degli immobili comunali e soprattutto in vista della cessione dell’epoca al Comune del Campo 78, del poligono di tiro e delle ex caserme, aveva scommesso sulla base di protezione civile, con sede dei vigili del fuoco nella struttura di viale Mazzini.

Una proposta ora rilanciata dal sindaco Di Piero, con motivazioni e progetto, che sembrano ancor più deboli di quelli di dieci anni fa.

“La collocazione geografica del capoluogo peligno è strategica in fatto di Protezione civile ed inoltre i volontari di Protezione civile di Sulmona e del Centro Abruzzo hanno dimostrato piene capacità di gestione delle emergenze in diverse occasioni di intervento in calamità naturali”, lo hanno sottolineato sindaco e assessore ricordando l’impegno dei volontari sulmonesi e del Centro Abruzzo, in particolare della sezione Ana, della Croce Rossa e del Cisom, a proposito dei terremoti del 2009 e 2016, dell’incendio del Monte Morrone nel 2017 ed in ultimo dell’emergenza Coronavirus.

“Auspichiamo che la proposta presentata al direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Casinghini, alla quale lavoriamo già da tempo, sia raccolta ed attuata a, valorizzando Sulmona e il comprensorio come polo fondamentale della Protezione civile” ha dichiarato l’Assessore Di Nisio.

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