Centrale Snam ai nastri di partenza, la gas-fobia spinge sull’acceleratore

SULMONA – La mancata realizzazione della centrale Snam di Sulmona avrebbe creato un imbuto sulla rete del gas nazionale, tanto da necessitare uno sblocco e una velocizzazione delle opere che il nuovo governo dovrà per forza attuare. È questa la tesi dell’articolo del Corriere della Sera firmato ieri da Fabio Savelli, che in qualche modo segna la fine di una battaglia più che decennale contro un’opera ritenuta da più parti dannosa e inutile e che ora il caro bollette riporta di grande attualità.
Addirittura il rischio concreto che si profila nel breve periodo potrebbe essere la firma del ministro Roberto Cingolani al via libera del metanodotto, senza cui non avrebbe senso, la centrale autorizzata dall’allora ministro Paolo Gentiloni prima di lasciare il testimone e prima del Natale 2017.

L’ennesima sveltina da parte del governo centrale contro i territori più “periferici” e quasi dimenticati, se non fosse per le vibranti proteste degli ambientalisti, mai spente in quasi 15 anni e in grado di riunire una serie di forze trasversali, dall’associazionismo alla politica. Senza, però, riuscire ad ottenere grossi risultati per via della chiusura totale delle amministrazioni centrali.

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