Ulteriori disservizi TUA in Valle Peligna, Pd Pratola chiede interventi e ripristino corse pre pandemia

PRATOLA – La TUA, dopo aver deciso a fine 2021 di cancellare la fermata del bus per Roma di Pie’ de la Forma, in piazza Primo Maggio, una fermata fondamentale per tanti pendolari che si recano quotidianamente nella capitale per lavoro o studio, lasciando solo la fermata al casello autostradale che risulta difficilmente raggiungibile, creando di fatto un disservizio, ha comunicato ieri la riorganizzazione degli orari del trasporto su gomma dalla Valle Peligna alla Capitale.

Infatti, viene confermata l’assenza di collegamenti nel fine settimana e c’è l’ingresso di un privato, la laziale SIT, nella gestione delle corse al posto di Tua (e solo per Sulmona). Di fatto la società pubblica abruzzese, TUA, abdica a favore del privato, taglia dei servizi essenziali per il nostro territorio, creando ulteriori ed inaccettabili disservizi, lasciando fuori dalle coincidenze inoltre i collegamenti con la Valle del Sagittario e la Valle Subequana.

“Completamente infondate si sono dimostrate le promesse di ripristino della fermata e delle corse – dichiara Mattia Tedeschi, Segretario PD Pratola – così come inutili sono stati gli impegni assunti dagli amministratori locali che, nell’ultime elezioni comunali, avevano assicurato il ripristino. Chiediamo a gran voce il ripristino delle corse bus dell’azienda regionale Tua verso e da Roma, con gli stessi orari precedenti il lockdown e l’emergenza covid e un intervento della politica regionale affinché scongiuri quello che sarebbe un ulteriore taglio dei servizi non solo per Pratola ma per tutto il centro Abruzzo. Una politica chiara che vede tagli nei servizi essenziali come i trasporti, il tribunale e la sanità che condannerebbero definitivamente il nostro territorio” conclude il segretario del Pd pratolano.

La richiesta di Tedeschi è sostenuta da Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese e candidato al Senato, secondo cui “è prioritario il mantenimento dei collegamenti in tutte le aree della regione, compresa naturalmente la Valle Peligna. Non basta dichiarare sostegno alle aree interne, bisogna attuarlo nei fatti, a cominciare dalla dotazione di servizi”.

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