SULMONA – Non sarà finanziato il progetto di rifacimento della Lombardo Radice, che è stato escluso dai finanziamenti che saranno elargiti dal Pnrr.
Sonora bocciatura per la giunta Di Piero, che aveva presentato sulla scuola un progetto di recupero da cinque milioni di euro.
Allo stato attuale, dopo le determinazioni del Genio Civile sul progetto originario, l’intervento è suddiviso in due lotti. Il primo riguarda la demolizione dell’intero primo piano e di parte del piano terra con riduzione importante degli spazi scolastici. Il secondo consiste nella realizzazione di un ampliamento al piano terra per la realizzazione di nuove aule.
La scuola di via Togliatti è chiusa da circa cinque anni, dopo l’inagibilità certificata su alcune parti della struttura, che pur non è tra le più vecchie in città. Da allora diversi sono stati i danni subiti dalla scuola, prima un tentato incendio, poi diversi furti e atti vandalici su quel che rimane della struttura e degli arredi.
Per i lavori si dovrà procedere alla demolizione e ricostruzione dell’intero edificio, ad eccezione della palestra su cui si dovrà intervenire con un progetto di miglioramento sismico, rimodulando le somme a disposizione che ammontano a 1 milione 636 mila euro. In realtà, anche questo finanziamento, visti i tempi dilatati a dismisura, sarebbe a rischio.
Gli studenti, intanto, restano in parte nell’ex Croce Rossa e in parte nel confettificio alla zona industriale in attesa del ritorno nella “nuova” scuola di viale Togliatti. La parziale demolizione dovrebbe consentire il risparmio sui costi, ma non sui tempi: secondo l’ultimo cronoptogramma i lavori sarebbero dovuti cominciare a primavera del 2021 per terminare entro settembre 2021.