PRATOLA PELIGNA – Si è da poco conclusa l’Assemblea dei Soci Bcc Pratola Peligna 2022. Presso il Teatro D’Andrea, il clou dell’incontro è stato riassunto dal discorso della Presidente Maria Assunta Rossi, una guida che ha fatto registrare negli ultimi anni, assieme a tutti i componenti della governance d’istituto, dei risultati di continuo crescendo. A questo va aggiunto, ma del resto si riscontra in molti settori dell’economia nazionale, una ulteriore difficoltà di gestione affrontata, e superata, con la pandemia degli ultimi due anni e la guerra in Ucraina degli ultimi mesi.
La Presidente Rossi, nei passaggi iniziali ha parlato per l’appunto di reazione della banca a questo stato di emergenza “ponendo in essere antidoti diversi, che si sono rivelati efficaci se non addirittura vincenti” ha detto. Sì perché le strategie messe in atto si riscontrano nei numeri, gli stessi che non perdonano se si è sbagliato qualcosa, e qui non si è sbagliato nulla perché la politica di gestione è stata oltremodo prudente, determinando “un ottimo utile di 3 milioni 424 mila euro ed un Cet 1 pari al 40,58%, uno dei più alti a livello nazionale. I fondi propri sono arrivati a circa 71 milioni di Euro. Il coverage sulle sofferenze è stato pari all’80,19% ed il cost income si è attestato al 58,20%, con aumento degli impieghi e della raccolta” ha evidenziato la Presidente.
Che tradotto vuol dire che la Bcc di Pratola tiene botta e, non solo chiude con utili importanti, ma si distingue anche per certificazioni di merito. Il 2021 è stato anno particolarmente ricco di riconoscimenti: “Altroconsumo” ad esempio l’ha posizionata tra le 250 banche più affidabili in Italia; il magazine “Milano Finanza” ha assegnato il prestigioso titolo Banking Award ‘Best Bank Italia – eccellenze regionali’ classificandola come Prima banca regionale.
Tornando alle fredde leggi dei numeri enunciati, tutto quanto raggiunto non è poco, anzi è davvero tanto, perché il dato fondamentale che ne esce è che la banca conserva la sua “autonomia”. Con ulteriore traduzione, quest’altra cosa significa un’interlocuzione aperta coi propri territori ed in un certo qual modo privilegiata. Giacché infatti la Bcc di Pratola, e quest’ultima gestione in particolar modo, ha sempre tenuto a definirsi provandolo poi nei fatti, come “banca di prossimità”. E lo ha spiegato meglio la Presidente parlando così di un istituto “che conosce da vicino le aziende ed i suoi protagonisti, poiché li segue passo passo, incarnando appieno la mission tipica di banca di credito cooperativo, fornendo il proprio costante supporto di credito alle famiglie e oltre che alle imprese”.
Un anno particolare si diceva, quindi, quello appena trascorso, che “ha visto ancora ulteriori sospensioni di mutui, le richieste di moratoria sono state pari a circa 33 milioni di euro” ha ripreso a dire la Presidente Rossi e, per far sì che i clienti non si sentissero ulteriormente isolati, sono stati aumentati gli strumenti anche digitali per i servizi a supporto quali: Help Point, Banca Telefonica e PreviApp.
Sì perché l’elemento aggiunto alla prima emergenza, la guerra ucraina, non può che portare altra destabilizzazione, derivante dall’aumento dei costi energetici, ma anche qui la banca monitorerà gli eventi ed adeguerà di conseguenza le proprie strategie, che a volte collimano con le strategie già intraprese, come quella detta “anticiclica, che ci porterà ad aprire entro l’anno la dodicesima filiale nel comune di Ortona, con l’intento di diversificare il rischio e dare nuova linfa vitale alla nostra attività” ha spiegato ancora.
Infine, come ogni buon discorso, specie se legato ai risultati concreti, anche questo di Maria Assunta Rossi non poteva non concludersi con un’altra verità, quando ci si riferisce ancora ai risultati, ovvero il ringraziamento a chi ha permesso tutto ciò, al resto della piramide: a partire dai clienti, passando per i Soci, transitando per il Direttore di Federazione Ermanno Alfonsi e il Direttore Generale Silvio Lancione, per il Cda e il Collegio revisori, e chiudendo il cerchio con i dipendenti, tutti. Un cerchio che si chiude in attesa dell’apertura del prossimo. Le previsioni non si fanno mai e non le facciamo neanche questa volta, ma che le premesse siano oltremodo ottime questo sì, possiamo dirlo.