Boom di presenze a Pasqua, ma la strada è lunga per diventare una città turistica

SULMONA – Strutture ricettive al completo, ristoranti pieni per i pasti di Pasqua e Pasquetta e centro storico preso d’assalto.

Dopo due anni di stop forzato, torna il boom di presenze a Sulmona e nel circondario.

Albergatori e ristoratori tornano a sorridere per quello che sembra l’avvio di una stagione turistica molto promettente.

Dall’altro lato la città ha ancora tanta strada da fare per definirsi davvero turistica.

Il parcheggio coperto aperto h24 solo per il weekend di Pasqua non può certo bastare, con la chiusura ordinaria che si ferma alla mezzanotte, fine settimana compreso e le auto parcheggiate in sosta selvaggia nell’attigua e meravigliosa piazza Garibaldi (foto 2).

Così come non può essere sufficiente lo sterile dibattito che ad ogni cambio di amministrazione si ripresenta puntuale, anche se sempre più confuso e diviso, nonostante le esperienze precedenti.

Nel frattempo, tra chi propone tavoli permanenti, chi dice sì all’Apu ma no alla Ztl, la città continua a restare imbrigliata in un caos, non risolto dai messaggi contradditori che arrivano dai cartelli stradali e dai pannelli luminosi dei varchi, che spesso sono in contraddizione tra loro.

L’impressione è che i due anni di stop forzato a causa della pandemia non abbiano insegnato nulla e soprattutto non siano serviti ad arrivare ad una sintesi tra le varie proposte e possibilità. Come se ce ne fosse un ventaglio infinito, quando in realtà si dovrà solo scegliere tra apertura e chiusura del corso, stabilendo orari e modalità.

La propensione all’azione e alle decisioni, però, non sembra appartenere alla giunta Di Piero, che continua a dividersi tra fazioni, gruppetti, partiti, rivali negli stessi partiti. Tutto a discapito della città e di chi ha le attività in centro storico, siano esse bar, ristoranti e hotel, senza calcolare i residenti e i proprietari dei vari locali di cui non sembra occuparsi mai nessuno.

 

Condividi questo articolo