Sempre meno abruzzesi: persi 13mila residenti in un anno

SULMONA – Al 31 dicembre 2020, in Abruzzo si contano 1.281.012 residenti.
I dati registrano, rispetto all’edizione 2019, un decremento di 12.929 unità nella regione. La popolazione diminuisce in tutte le province della regione. In particolare, L’Aquila registra il maggiore decremento sia in termini assoluti (290.811 abitanti; -4.027 unità) che relativi (-1,4%); seguono Chieti (375.215 ; -3.625 unità, -1%), Teramo (301.104; -2.796, -0,9%) e Pescara (313.882; -2.481, -0,8%). Il comune abruzzese più piccolo è Montebello Sul Sangro, con 75 abitanti, mentre Pescara continua a essere il più grande (118.766 abitanti). E’ quanto emerge dal censimento permanente della popolazione in Abruzzo, curato dall’Istat e riferito al 2020.

    Il 29,3% della popolazione abruzzese vive nella provincia di Chieti, che ricopre il 24,0% del territorio e dove la densità abitativa è di 144 abitanti per chilometro quadrato, contro i 118 in media nella regione. La provincia di Pescara, con il 24,5% dei residenti ma soltanto l’11,3% di superficie, è invece quella con la densità abitativa più elevata, 255 abitanti per chilometro quadrato. Viceversa, a L’Aquila, dove il 22,7% dei residenti occupa poco meno della metà del territorio regionale, la densità abitativa è di appena 58 abitanti per chilometro quadrato.
Solo 60 dei 305 comuni abruzzesi – emerge dai dati – non hanno subito perdite di popolazione e tra questi solo quattro comuni con oltre 20.000 abitanti. Il comune che fa registrare il massimo incremento assoluto di popolazione (+568 unità) è Francavilla al Mare (Chieti). Sono invece 245 i comuni dove la popolazione diminuisce: in valore assoluto le perdite più consistenti si registano a Teramo (-1.522), Chieti (-1.148) e Pescara (-1.096), in termini relativi nei comuni di Cansano (-8,7%) e Montebello sul Sangro (-8,5%).
Sotto il profilo della dimensione demografica, tre dei nove comuni con popolazione tra 20.001 e 50.000 abitanti non hanno perso residenti. La popolazione risulta invece in calo nell’88,5% dei comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 residenti e nell’87,9% di quelli con popolazione tra 1.001 e 5.000 residenti.

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