Programma di mandato approvato e emendato dalla stessa maggioranza: elenco telefonico per le opposizioni

SULMONA – A cinque mesi dalle elezioni arriva in aula il programma di mandato della giunta Di Piero, approvato oggi in consiglio comunale dalla sola maggioranza.

Voto contrario è arrivato dal consigliere di minoranza Vittorio Masci, che evidentemente dopo l’immobilismo della nuova amministrazione, deve aver rivisto l’appoggio che aveva dato in fase elettorale. “Un elenco telefonico senza priorità”, lo ha definito Masci, a cui hanno fatto eco i colleghi di opposizione che hanno sottolineato a più riprese la lentezza amministrativa.

Astenuti i consiglieri di minoranza Franco Di Rocco, Salvatore Zavarella e la consigliera comunale e regionale Antonietta La Porta, che in un primo momento aveva annunciato voto favorevole, dimenticando il passaggio in automatico in maggioranza e propendendo per un’astensione dell’ultimo minuto.

“Sulmona città solidale, sostenibile ed inclusiva” è il titolo delle linee programmatiche 2021/2026, che in dieci capitoli e ventuno pagine pontificano su ambiente, trasporti, turismo, cultura, barriere architettoniche, edilizia scolastica e nuove fonti energetiche. Dimenticando il capitolo del lavoro in una area che vive una crisi strutturale da più di un decennio e che ha visto chiudere la gran parte delle grandi fabbriche del nucleo industriale, con migliaia di posti persi tra viale dell’Industria e viale del Lavoro.
Così la pezza a colori è arrivata oggi in aula con la maggioranza che ha emendato con un “capolavoro amministrativo” il suo stesso programma di mandato, aggiungendo il capitolo dimenticato del lavoro.

Inoltre all’ordine del giorno del consiglio sono sono arrivati l’approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata della commissione locale valanghe e la presa d’atto della localizzazione dei pericoli da valanga e degli “indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per la pianificazione di protezione civile territoriale”.

Approvato anche un ordine del giorno di solidarietà nei confronti dell’Ucraina, con il racconto di Oksana Gavron, ucraina da cinque anni in Italia, e di un imprenditore che lo scorso sabato è rientrato da Kiev. Commozione e dolore per lo scempio della guerra e memoria dei valori partigiani in aula, dove sventola la bandiera ucraina.

 

Condividi questo articolo