Magneti Marelli, incentivo all’esodo per 40 dipendenti anche non in procinto di pensione

SULMONA – La Magneti Marelli prova a recuperare le perdite della crisi e lancia la proposta di un incentivo all’esodo per 40 dipendenti, operai e amministrativi, non per forza vicini alla pensione.

Se ne è parlato in un incontro l’altro ieri tra l’azienda e le parti sindacali di Fim, Fiom, Uil e Ugl e con le rispettive RSA.

L’azienda ha messo a disposizione un incentivo che prevede importi differenti a seconda della fascia di reddito di appartenenza e degli anni di Naspi spettanti, in base all’età anagrafica e alla situazione contributiva individuale.

Infatti l’incentivo, che è previsto tanto per gli operai quanto per gli impiegati, non è rivolto solo a chi può agganciarsi alla pensione, ma a chiunque volesse aderire all’accordo (previo assenso aziendale).

Gli importi indicati sono lordi e verranno liquidati al momento della risoluzione del rapporto di lavoro.

L’azienda ha specificato che gli emolumenti versati sono uguali per tutti gli stabilimenti del Gruppo e che al momento non vi sono margini per ottenere importi maggiori.

L’accordo prevede l’uscita incentivata per un numero massimo di 40 lavoratori e la cessazione del rapporto di lavoro dovrà avvenire entro il 20 dicembre 2021.

“Al di là dei contenuti, questo accordo è lo specchio della realtà che sta vivendo lo stabilimento di Sulmona insieme a tutti gli stabilimenti Marelli: una perdita strutturale di posti di lavoro per l’intero gruppo, visto che le uscite non saranno rimpiazzate da nuove assunzioni”, fanno notare dalla Fiom.

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