Tutto esaurito al Caniglia per Teatro aperto

SULMONA – Si è tenuta ieri pomeriggio la manifestazione Teatro Aperto – viaggio dietro le quinte del Caniglia, giornata di visite guidate alla scoperta del teatro sulmonese organizzata dall’Associazione Culturale “Meta” nell’ambito del Progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione”. L’iniziativa ha registrato il tutto esaurito nei tre turni di visite disponibili, raccogliendo adesioni non solo tra i cittadini di Sulmona ma anche tra turisti e visitatori, alcuni dei quali accorsi in città appositamente per l’occasione da altre località abruzzesi e non.

A condurre la visita guidata l’archivista Roberto Carrozzo, responsabile della Sezione di Sulmona dell’Archivio di Stato dell’Aquila, e Francesco D’Alessandro della Cooperativa “Minerva”, storico responsabile e macchinista del palco del Caniglia, che ha illustrato la raffinata arte dell’allestimento scenotecnico. Per l’occasione i camerini hanno ospitato oggetti tipici di un backstage e alcuni abiti di scena realizzati dalla costumista sulmonese Stefania Bonitatibus.

La manifestazione, coordinata da Pasquale Di Giannantonio con la supervisione del direttore artistico della stagione di prosa Patrizio Maria D’Artista, e realizzata con l’apporto organizzativo di Sara Di Sciullo e Giorgia Mazzotta ha riscosso grande consenso ed entusiasmo tra i partecipanti, che hanno potuto osservare il teatro sulmonese da una prospettiva nuova e inedita, apprezzandone la storia, la bellezza e le peculiarità, tra cui la preziosa raccolta di locandine che rivestono le pareti del retropalco.

«Con Teatro Aperto – viaggio dietro le quinte del Caniglia il nostro teatro imbastisce nuovi legami, fornendo al pubblico l’opportunità di vivere in prima persona l’atmosfera unica che si respira dietro le quinte» afferma D’Artista, che prosegue: «il successo di questa prima giornata di visite in teatro ci conforta e ci rende impazienti di tornare a ospitare il pubblico in sala, in un teatro finalmente aperto e in stretta connessione con la nostra preziosa comunità».

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