SULMONA – In sette erano stati assunti solo a gennaio 2020 e ora sempre in sette chiedono il trasferimento. Tra turni pesanti, assenza di salario accessorio e mancanza di divise e dpi per un bel periodo, scatta il fuggi fuggi dal Comando di polizia locale.
In sette hanno chiesto la mobilità per incompatibilità ambientale, allertando i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Csa, che hanno subito presentato una richiesta di un incontro urgente al Prefetto. Nei mesi scorsi in 8 avevano già richiesto la mobilità, di cui in 4 erano stati spostati in altri Uffici del Comune di Sulmona, 2 in altri Enti (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona e la Polizia locale del Comune di Pescara) e un’ultima richiesta di Comando tra Enti.
Alla base dell’ “esodo” il malessere diffuso del personale operativo “turni gravosi, servizi fino a 22 giorni consecutivi senza riposo – scrivono i sindacalisti – servizi appiedati e monoagente svolti quasi esclusivamente su Corso Ovidio e strade adiacenti, mancanza patenti di servizio per i nuovi assunti a distanza di più di 16 mesi dalla loro assunzione, scarsa utilizzazione dei mezzi e strumenti a disposizione, imposizione dello straordinario programmato, sostituzione delle serrature di ingresso ad alcuni Uffici e chiavi non date a tutto il personale che lavora in quegli stessi Uffici, sostituzione all’insaputa degli agenti delle password di accesso al protocollo, continua rotazione di una sola parte del personale dagli Uffici, emissione di continui ordini di servizio destabilizzanti per il personale”.
E ancora il mancato utilizzo dei numerosi veicoli di servizio in dotazione – 7 autoveicoli, 2 moto, 2 ciclomotori e 1 scooter – con relativa “scopertura” del controllo del territorio comunale, mancata possibilità di coadiuvare le altre Forze di Polizia nel rilevamento degli incidenti stradali per svolgimento del servizio appiedato. Una situazione che, secondo i sindacalisti, rischia di diventare esplosiva.