SULMONA – E’ morto ieri Ubaldo Grossi, tra gli ultimi partigiani della Brigata Majella. Il partigiano avrebbe compiuto 98 anni il 21 febbraio scorso.
Grossi, testimone della guerra di Liberazione, è stato uno dei protagonisti della lotta per riscatto italiano dal nazi-fascismo, vivendo l’epopea maiellina, passando da Roma all’Abruzzo, dalle Marche alla Romagna, fino alla riconquista della Libertà simboleggiata dalla presa di Bologna il 21 aprile 1945. Era stato un soldato nel Regio esercito, reduce dagli scontri per la difesa della Capitale a Porta San Paolo. Dopo quell’ultimo disperato tentativo, con un viaggio difficile, affrontato interamente a piedi, era rientrato a Sulmona. Vivendo alla macchia nel corso dell’autunno e dell’inverno del 1944, aveva aderito alle bande di ribelli operanti nella valle del Sagittario. Fu perciò tra i primissimi, all’arrivo della Banda della Maiella a Sulmona, ad arruolarsi per continuare a combattere contro i nazi-fascisti.
Nel dopo guerra, al netto di una piccola parentesi nell’Esercito, si reinventò come floricoltore.
Esprime cordoglio il Pd: “Nel sentirci un po’ più soli dopo questa perdita, è doveroso per tutti mantenere vivo il ricordo di chi seppe, a rischio della propria giovane vita, combattere per la libertà contro il regime nazi-fascista, augurandoci che sempre i valori incarnati dal concittadino Grossi costituiscano per tutti noi esempio di coraggiosa resistenza e costante rinascita”.
Nota Rete 5. Ubaldo Grossi era il padre di Gianni, webmaster storico e anima fondamentale di questa testata. La Redazione si unisce al suo dolore e partecipa a quello di tutta la sua famiglia.