Sì all’idrogeno, ma deve essere verde: arriva il monito del Coordinamento no hub del gas

SULMONA – Idrogeno si, ma verde: il coordinamento No hub del gas promuove il progetto del treno green, ma avverte del possibile bluff che si potrebbe celare dietro la cosa.

“Sostituire, anche solo in parte, le locomotive diesel con treni a idrogeno è un business di rilevanti dimensioni, che vedrà l’impiego di notevoli finanziamenti, sia nazionali che europei – intervengono gli ambientalisti – Ciò spiega l’interesseper questa grande operazione da parte di multinazionali come  Snam ed ENI, che hanno una posizione dominante nel trasporto e nella distribuzione di metano nel nostro Paese. Imboccare la strada dell’idrogeno blu significherebbe legare la politica energetica dell’Italia all’impiego delle fonti fossili ancora per decenni, in aperta contraddizione con i tanti annunci sulla green economy e con gli obblighi assunti dal nostro Paese con gli Accordi di Parigi che fissanoil raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. La tecnologia dell’idrogeno verde, ottenuto con l’impiego di fonti rinnovabili ( in primo luogo solare ed eolico) è ormai matura. Ma il suo sviluppo richiede investimenti sia da parte dei Governi che degli operatori economici privati. L’idrogeno verde può offrire una grande opportunitàper tagliare drasticamente le emissioni di gas serra , in particolare  nel settore dei trasporti e delle industrie fortemente energivore”.

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