SULMONA – La pinacoteca comunale l’ha fondata e soprattutto “nutrita” lui con le opere del Premio internazionale di arte contemporanea Sulmona da lui inventato e organizzato per 40 anni. Eppure nell’anno della sua scomparsa, inspiegabilmente, la giunta comunale decide di intitolarla allo scultore Ettore Ferrari, autore della statua di Ovidio di piazza XX Settembre e non al compianto Gaetano Pallozzi. Per questo la figlia del maestro, Mariolina Pallozzi, ha inviato una lettera al sindaco chiedendole di riparare al torto.
Ecco la lettera.
“Egregio signor sindaco,
sono Mariolina Pallozzi, figlia del defunto Gaetano Pallozzi scomparso ad aprile del corrente anno.
Come da verbale del diciannove dicembre 2018, nell’ambito delle iniziative previste per il Bimillenario Ovidiano, giunge la proposta della commissione toponomastica (di cui vorrei cortesemente sapere i nominativi), di intitolare la pinacoteca civica ad Ettore Ferrari. Proposta da lei accettata con delibera del venti novembre 2020.
Non comprendo il motivo della sua approvazione poiché solo quattro anni prima fu proprio lei, sindaco, in occasione della presentazione del catalogo “Pinacoteca civica d’arte Moderna e Contemporanea Sulmona” a cura di Cosimo Savastano ad associare il nome di Gaetano Pallozzi alla pinacoteca e correva l’anno 2016, quando mio padre era ancora in vita.
Fu lei , prosegue la Pallozzi, nella presentazione, a scrivere “galleria d’arte moderna e contemporanea di Sulmona Gaetano Pallozzi”.
Ecco il motivo del mio sconcerto circa l’intitolazione a Ettore Ferrari nulla togliendo al valore artistico del medesimo ma non riesco a comprendere innanzitutto perché riconoscere ad uno scultore, il cui merito durante il Bimillenario Ovidiano è stato già abbondantemente riconosciuto, una pinacoteca che etimologicamente comprende opere di pittura e solo in minima parte opere di scultura, non comprendo l’urgenza in un momento storico così particolare a causa del Covid di procedere ad intestare una pinacoteca che per quaranta anni è stata CIVICA e che per volontà di mio padre, suo fondatore deve rimanere.
Francamente la motivazione a tale scelta da lei addotta”… la pinacoteca comunale che cambierà denominazione in galleria d’arte moderna e contemporanea Ettore Ferrari in virtù della presenza non solo di dipinti ma anche di opere scultoree” è assolutamente insufficiente per la nostra famiglia a giustificare un torto così grave perpetrato alla memoria del fondatore della stessa!
La pinacoteca è nata in un meraviglioso gemellaggio col Premio Sulmona per donare a Sulmona, tramite Gaetano Pallozzi, i quadri che nel Premio Sulmona per quarantasette anni sono stati ospitati: la scultura non è che una minima parte di ciò che mio padre ha inteso donare a Sulmona.
Le chiedo pertanto, consapevole del suo amore per Sulmona e i suoi cittadini e come promotrice e ambasciatrice di cultura, di fornirmi motivazioni più efficaci a questa scelta poiché questa poca chiarezza non vorrei nascondesse intenti e finalità diversi.
La prego di intervenire in merito a questa vicenda in memoria di mio padre
Gaetano Pallozzi.”