SULMONA – “Abbiamo compreso che è iniziata la campagna elettorale dalle dichiarazioni sulla gestione della nostra società da parte della Lega di Sulmona, dichiarazioni che dimostrano in verità una scarsa conoscenza delle norme che presiedono il servizio idrico ed una discutibile capacità di lettura dei bilanci da parte chi le ha formulate”. Per quanto riguarda gli obblighi di trasparenza, la SACA fa sapere di rispettare gli obblighi di pubblicazione in applicazione del D.Lgs. n.33 del 14/3/2013 e successive modifiche e integrazioni, come da ultimo modificato dal D.Lgs. n. 97 del 25/5/2016 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
“Abbiamo ricevuto un esito positivo e l’ANAC ha confermato la correttezza dei dati trasmessi per l’anno 2019 – continuano dalla Saca – Pubblicare dati non richiesti potrebbe portare a ledere la privacy e i legittimi interessi dei propri interlocutori, incorrendo in violazioni e sanzioni molto pesanti. In caso di richieste specifiche si può ricorrere all’accesso civico, come hanno già fatto diversi cittadini, le cui istanze sono state sempre accolte. Sul bilancio le dichiarazioni sono ancora più risibili. È il settimo anno consecutivo che la società chiude il proprio bilancio con un utile di esercizio. Un bilancio che ha ricevuto il parere favorevole della società di revisione e del collegio sindacale, che è stato approvato dai sindaci soci senza alcuna osservazione e correttamente depositato in Camera di Commercio. Negli ultimi due anni la tariffa applicata agli utenti è complessivamente diminuita (soprattutto per i non residenti), cosa che ha generato un rimborso totale delle tariffe pari a 745.662 euro. Altro risultato importante ottenuto dalla società è stato il recupero quadriennale dello squilibrio di competenza passato da – 1.745.651 del 2016 a -699.814 euro, con un recupero di oltre un milione di euro. A questo deve essere aggiunto il grande sforzo messo in campo per potenziare l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, che dai 48.000 euro del 2016 è passato ai 744.165 del 2019. Questo significa che la società si è coperta ulteriormente dai possibili crediti inesigibili. Nonostante questa attenzione agli equilibri di bilancio, nel quadriennio di gestione 2016-2019 gli investimenti totali sono stati di 12.616.193 la maggior parte dei quali realizzati con finanziamenti pubblici.
Per questo riteniamo che l’attacco sia del tutto pretestuoso, privo di fondamento e mosso senza alcun criterio conoscitivo. Si invita, pertanto, ad evitare esternazioni estemporanee e false altrimenti ci vedremo costretti a tutelare le ragioni della società e dell’interesse pubblico sotteso dinanzi agli organi competenti.
Non vorremmo che questo scriteriato attacco nasconda una volontà politica più alta tesa a creare le condizioni per spoliare il nostro territorio di un servizio di fondamentale importanza come quello idrico. Per cui siamo noi a chiedere ai sindaci del territorio di alzare la guardia per difendersi da questa volontà di privarci della gestione della nostra acqua“.