Mostra Fotografica

ASSENZE    di Paolo Di Menna

Durante il lockdown, l’isolamento ha messo a nudo le assenze dei rapporti umani.

Nel lavoro fotografico realizzato durante e nel post lockdown, il mood utilizzato vuole raccontare l’assenza delle persone e lasciare percepire la presenza sospesa dell’uomo pronto a tornare protagonista della sua vita.

Il linguaggio fotografico utilizzato del colore, la rappresentazione minimalista e sottrattiva per accentrare l’attenzione sulle assenze, riproducono scorci di città vuota la mattina presto, vicoli illuminati in tarda serata, stanze vuote di casa, immensi spazi, tutti posti carichi di silenzi e pronti ad essere rotti dalla presenza dell’uomo assente ma che vuole esserci.

DIFORISMA URBANO di Giovanni Sarrocco

Ho cercato di ricreare il senso di ansia e caos del vivere quotidiano, soprattutto in un contesto urbano, attraverso l’uso di specchi, vetri e trasparenze. L’impossibilità di focalizzare un unico soggetto in una immagine in cui vari spazi (riflessi) si intersecano e si confondono vuole essere la metafora del modo di vivere le esperienze di una persona fortemente stressata (confusione di pensieri e coesistenza di diversi punti di vista).

Il titolo fa riferimento al brano degli Area (dall’album Maledetti del 1973) che coniarono appunto il neologismo DIFORISMA URBANO dal modo di dire “ma sei fuori?” per indicare una persona molto stressata che reagisce in modo sconclusionato alle situazioni che vive.

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