Snam, Casini: il governi blocchi il progetto

SULMONA – “Ho condotto  in questi anni con molta convinzione, insieme ai sindaci del territorio, una battaglia contro quest’opera su tutti i fronti e con tutti i mezzi a disposizione, con ricorsi giudiziari e con atti e istanze nelle sedi ministeriali per sollecitare azioni politiche, con Ingv, nelle Conferenze dei Servizi, e in altre sedi, per ribadire la  contrarietà di un intero territorio  alla Centrale di compressione e al Metanodotto, ritenendole opere fortemente dannose per il territorio. La sentenza che oggi ha respinto il ricorso in Consiglio di Stato, malgrado l’autorevole difesa delle nostre ragioni da parte dell’avvocato Alfonso Celotto, costituzionalista incaricato dal Comune di Sulmona, che ha seguito i due ricorsi nei due gradi di  giudizio con grande passione e generosità, di fatto lascia aperti i dubbi sulla pericolosità dell’opera su cui il Consiglio di Stato non si esprime per mancanza di sufficienti elementi scientifici, ma proprio per questo non lo esclude. Resta, pertanto, per l’Amministrazione la convinzione di un rischio d’impatto ambientale negativo della Centrale di compressione, su cui ora chiedo alla politica, a livello regionale ed in particolare al Governo, di proseguire la battaglia anche in considerazione di come le politiche energetiche mondiali siano sempre più rivolte a fonti alternative rendendo ora l’opera sicuramente non strategica come, nei presupposti, quindici anni fa era stata concepita.” 

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