Serrata di parte dei commercianti del centro contro l’isola pedonale su corso Ovidio

SULMONA – La pedonalizzazione di corso Ovidio continua a non andare giù all’associazione Sulmona fa centro, che ieri sera ha deciso per la serrata di protesta del 22 luglio. O almeno di una parte dei negozianti e dei residenti del centro storico, visto che non tutti sarebbero proprio d’accordo. Sull’altro fronte, infatti, è nata “Sulmona senza smog” per la pedonalizzazione di tutto il centro. Come in una sorta di derby lungo il corso entrambe hanno avviato petizioni e la partita si gioca sulle firme.

“L’Associazione Sulmona fa Centro, riunita ieri sera in assemblea con la partecipazione di un centinaio di associati tra commercianti, professionisti e residenti del centro storico, ha deciso con unanime consenso di dichiarare la serrata totale degli esercizi commerciali del centro per la giornata del prossimo mercoledì 22 luglio per chiedere all’amministrazione comunale la revoca immediata della delibera che ha istituito l’area pedonale ignorando le legittime e indiscutibili ragioni degli esercenti fortemente penalizzati da questo improvvido deliberato – spiegano dal fronte del no al corso libero da auto – L’Associazione incontrerà il sindaco Annamaria Casini e la Giunta Comunale lo stesso giorno della serrata. L’Associazione inoltrera’ formale istanza di annullamento in autotutela alla giunta comunale. In ultima ipotesi procederemo a presentare ricorso al Tar per chiedere, previa sospensiva, annullamento della delibera di giunta istitutiva dell’Apu e dei conseguenti atti amministrativi. La proposta che lanciamo per la salvaguardia degli interessi della nostra ampia categoria in nome del bene comune della economia locale e contro ogni arroganza del potere è di istituire l’area pedonale nel solo fine settimana dal venerdì pomeriggio alla serata della domenica. Per tutti gli altri giorni sarà sufficiente far restare in vigore la zona a traffico limitato. Attendiamo risposte concrete.
Ne’ silenzi incomprensibili ne’ promesse inutili.
Chi vuol bene alla città e alla sua economia non può decidere di penalizzare e paralizzare le attività fonte per tutti di benessere economico e di vitalità per il centro e per la Sulmona da salvare e non affondare con volontà drastiche e assolutamente assurde”

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