Opere pubbliche, Zavarella mette il turbo: si parte con liceo classico e via Turati

SULMONA – Aprire entro l’anno i principali cantieri cittadini delle opere pubbliche. Spinge sull’acceleratore l’assessore al ramo Salvatore Zavarella, che stamattina ha presentato ( assieme al funzionario e ingegnere Alessio Caputo) un piano triennale da 17 milioni e mezzo di euro, che la giunta Casini potrà solo avviare essendo ad un anno dalla fine del mandato, ma che si punta a mettere in moto dopo lo stallo di questi anni.

Si partirà col liceo classico Ovidio, chiuso da 11 anni, i cui lavori finanziati con più di 4 milioni di euro dovrebbero partire a fine anno, via libera della Soprintendenza (sollecitata da Zavarella) permettendo.

Altra opera annosa è la messa in sicurezza di via Japasseri per 830mila euro da avviare a dicembre per evitare che la strada continui a scendere lungo la scarpata.
Altre opere di rilievo riguardano la realizzazione del nuovo plesso scolastico con 4 milioni di euro, la cui progettazione sarà affidata a settembre per far partire i lavori a fine anno, il secondo lotto della scuola Lombardo-Radice (600 mila euro), messa in sicurezza della scuola Media Ovidio (417 mila euro), scuola di Bagnaturo con la probabilità di abbattimento (475 mila euro), efficientamento energetico della scuola Capograssi (130 mila euro).
Poi verrà ampliato il cimitero con circa 200 nuovi loculi (350 mila euro) mentre si sta individuando la zona per la costruzione del centro di raccolta comunale.  600mila euro sono a disposizione per il miglioramento sismico dell’edificio ex Onmi che ospita il Giudice di Pace, 100mila euro di lavori per l’illuminazione pubblica in via Cicerone (zona industriale). Altri interventi sul fronte della viabilità (rotatoria via Japasseri e zona ospedale), riqualificazione ex campo 78 e Abbazia Celestiniana, arredamento di Spazio Ovidio, riqualificazione della Villa Comunale con il contributo di 140 mila euro della Fondazione Carispaq.
“I principali cantieri partiranno entro l’anno – assicura Zavarella – perché sono lavori attesi da troppo tempo”.

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