Guanti e mascherine nel secco, l’appello di Cogesa

SULMONA – Nella fase dell’emergenza venivano gettati a terra e ora nella plastica o nella carta. Non trova a e il conferimento dei guanti e mascherine ai tempi del Coronavirus, che vanno gettati nel secco come i fazzoletti di carta.
Come spiegano da Cogesa.

“Purtroppo stiamo riscontrando quantitativi di guanti e mascherine nella plastica o nella carta – fa sapere Danilo Ciotti, responsabile piattaforma Cogesa- e non nel secco, dove andrebbero conferiti per una questione di sicurezza dei nostri operatori e di noi tutti in questa fase di Coronavirus”.
Il Cogesa ha avviato una serie di misure conseguenti al Covid, tra cui la copertura assicurativa per chi dovesse essere positivo o in quarantena obbligatoria, il Fondo di integrazione salariale e la messa a riposo di 11 dipendenti. Cogesa ha anche attivato da tempo una serie di misure di sicurezza aggiuntive per prevenire il contagio da Covid-19. Tra queste ci sono l’attivazione dello smart working per tutti i dipendenti amministrativi, la chiusura al pubblico degli uffici (con il numero verde 800.012490 e tutti i canali social sempre attivi), la sanificazione periodica dei locali che vengono fruiti rispettando le distanze di sicurezza, la pulizia dei mezzi ad ogni cambio turno, la fornitura costante di soluzioni disinfettanti, il blocco dei contatti con fornitori e trasportatori esterni. 

La misura si somma a quelle già adottate da circa due mesi e che vanno oltre i semplici dispositivi di sicurezza individuale in uso da sempre (guanti, mascherine, occhiali, divise, scarpe anti infortuni).

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