Ristorazione in crisi, ecco le proposte degli operatori per la fase 2

SULMONA – Azzeramento di tutte le tasse e tributi locali- Snellimento nelle pratiche burocratiche per la concessione di aree pubbliche esterne da adibire alla somministrazione; erogazione una tantum a fondo perduto di un contributo proporzionato al fatturato 2019 (sull’esempio della Germania); misure a sostegno del credito concesso dal sistema finanziario locale (banche, confidi e fondazioni bancarie); ammortizzatori sociali per i dipendenti.

Queste le proposte dei rappresentanti del comparto turistico della Valle Peligna, inviate in una lettera indirizzata a consiglieri e sindaco di Sulmona, sindaci del territorio, le due consigliere regionali e la senatrice Di Girolamo.

“Dal giorno del decreto, che di fatto ha chiuso e bloccato tante attività, è trascorso tempo, ma lentamente oggi ci avviamo con cautela a parziali riaperture – intervengono – Le varie ipotesi dei regolamenti che si dovranno attuare, sono molto restrittive ed è pensiero comune che non consentiranno di lavorare da subito a pieno regime. Il settore del turismo, insieme a quello della ristorazione e bar, è il più colpito nonché il settore che ne ha risentito per primo e che probabilmente ne uscirà per ultimo. Occorre un sostegno immediato alle attività alberghiere e di ristorazione che hanno resistito fino ad ora al blocco delle attività dovuto al COVID-19, e che altrimenti potrebbero non riuscire a sostenere le innumerevoli difficoltà post riapertura”.

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