Ospedale Covid, Di Girolamo: un’occasione per riprenderci il maltolto

SULMONA – “Questa deve essere un’occasione per riprenderci quello che ci spetta e che ci è stato tolto e su questo faccio appello al Presidente Marsilio, per tornare sulle scelte fatte in passato e valutare l’importanza dell’ospedale di Sulmona, non soltanto ora in una situazione emergenziale ma in prospettiva per il prossimo futuro. Per poter essere realmente in condizione di garantire la massima condizione di supporto sanitario ad un bacino finora trascurato“.

Così la senatrice Gabriella Di Girolamo interviene sul caso dei pazienti Covid ricoverati a Sulmona e saliti da stanotte a tre. Dopo il lungo braccio di ferro, ieri sera ne era arrivato un secondo, a cui si è aggiunto il terzo nella notte.

Non è il momento delle polemiche né, tantomeno, di attacchi strumentali, poiché questo è il momento di fare fronte in ogni modo possibile all’emergenza. Bisogna alzare al massimo il livello di attenzione e chiunque ne ha la possibilità, me in primis, dovrà essere quanto più vicino possibile e disponibile per fornire il supporto per tutto ciò che occorre, per garantire la sicurezza ai pazienti e al personale sanitario di tutta la struttura che nella situazione emergenziale, ormai cronica nel nostro ospedale, si è sempre dimostrato estremamente professionale. 

“Non possiamo fare a meno di sottolineare l’importanza del presidio sulmonese, e penso al paziente di Castel Di Sangro che avrebbe rischiato la vita se non avesse trovato sulla sua strada Sulmona, ben prima dell’Aquila, troppo distante per questa come per le numerose emergenze quotidiane dei cittadini delle nostre aree interne. Fatto che evidenzia quello che abbiamo sempre sostenuto, cioè che l’orografia del territorio rende l’ospedale S.S. Annunziata il fulcro imprescindibile della sanità per un bacino di circa 70.000 abitanti – aggiunge Di Girolamo –

Mi preme informare tutta la cittadinanza che da quanto ho visto e da quanto mi è stato relazionato dal Primario, dott. Vincenzo Pace, posso dire che il reparto di rianimazione, è all’altezza della situazione emergenziale. Il dott. Pace con estrema professionalità e disponibilità mi ha illustrato tutte le procedure adottate, seguendo un protocollo puntuale e preciso specifico per l’emergenza Covid-19, che dettaglia le procedure da seguire in ogni momento di gestione del paziente dal trasporto al ricovero e al trattamento; mi ha altresì riferito di un personale sanitario estremamente formato e pronto ad affrontare l’emergenza; infine di una disponibilità di materiale sanitario specifico per il personale sanitario e per i pazienti per ora sufficiente.

Probabilmente il resto dell’ospedale non è adeguato ad affrontare l’emergenza, ma a seguito di una politica scellerata che va avanti da anni e che ha effettuato continui tagli alla sanità, la gran parte delle strutture sanitarie, specie nel meridione, non sono all’altezza. Il problema però oggi c’è, i contagiati oggi sono a migliaia e i pazienti hanno bisogno di essere curati ora, le manovre restrittive stanno funzionando, ma il percorso è ancora lungo e per quanto riguarda l’Abruzzo i maggiori ospedali sono già al collasso”.

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