Coordinamento cittadino Lega chiede “Ospedale Sulmona No-Covid”

SULMONA – “La conferma della positività (dopo 3 giorni)  del paziente ricoverato a Sulmona pone pesanti interrogativi circa la gestione dell’emergenza COVID soprattutto in merito al ruolo del nostro Ospedale”, lo scrive in una nota inviata in mattinata il Coordinamento cittadino Lega Sulmona.

“Ci chiediamo cosa possa risolvere  il ricovero di un paziente in un Ospedale che non ha mai trattato malattie infettive, situato in un territorio che “fortunatamente” al momento ancora non registra nessun caso” .

“Ci sfugge la razio dell’aver “addirittura richiesto” il ricovero di un paziente che poteva e doveva andare all’Aquila – continua la Lega Sulmona – centro attrezzato con reparti e personale specializzato . Adesso ci chiediamo se il personale che ha trattato il paziente da Castel di Sangro fino a Sulmona abbia  trattato il caso rispettando i protocolli fin dall’inizio, se aveva la giusta formazione ed esperienza in materia e se non sia il caso di porre in quarantena le persone intervenute. Aver visto   quello che è successo al personale sanitario delle regioni del nord che sono diventati loro stessi veicolo di trasmissione , ci preoccupa non poco“.

“Ci poniamo seri dubbi sulla capacità e lucidità di chi ha voluto  esporre inutilmente a dei rischi  il Personale sanitario ed un intero Territorio e ci chiediamo quali siano le reali finalità  di tutto questo”.

“Il ruolo dell’Ospedale di Sulmona (ALMENO FINO A QUANDO SARA’ POSSIBILE) deve essere quello di  ospedale no-COVID , a supporto dei  centri hub-COVID, al fine di decongestionare gli ospedali hub COVID per la tutela dei pazienti infetti e  del loro diritto ad essere trattati in ambiente adeguato con apparecchiature e specialisti dedicati,  i pazienti non in emergenza o urgenza indifferibile sospetti  o COVID  vanno indirizzati ai centri di riferimento”.

“Se al contrario dovesse essere necessario l’Ospedale di Sulmona potrebbe anche recitare un altro ruolo, ma soltanto dopo aver creato percorsi e reparti adeguati con relativo incremento di personale qualificato e dotazioni tecniche anche nei reparti di supporto, il tutto proporzionato con l’incremento dei posti letto” conclude la Lega Sulmona.

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