INTRODACQUA – In seguito alla “valanga di cartelle” inviate dal Comune, i componenti del Gruppo di minoranza “Legalità per Introdacqua” – Salvatore Espositoe Livio Susi – intervengono sulla questione riguardante gli accertamenti e solleciti di pagamento IMU e TARI.
Affermano i consiglieri: “Su segnalazione di molti cittadini, a riguardo delle interminabili code in Comune, per la doverosa azione di controllo amministrativo, non possiamo restare in silenzio! Abbiamo già evidenziato la possibilità che gli accertamenti IMU, riferiti all’anno 2014, potevano ravvisare gravi elementi di illegittimità.
Inoltre, a riguardo del calcolo della TARI, per alcune annualità, risulterebbero esserci errori nel calcolo del tributo. Per quanto di nostra competenza, abbiamo già riportato agli organi di stampa le dovute informazioni, per la più ampia conoscenza.”
Inoltre: “Gli amministratori del Comune di Introdacqua – questo è ormai a tutti noto – da anni hanno un rapporto “conflittuale” con l’applicazione delle leggi che riguardano la tassazione dei propri cittadini.
Già nel 2014 il Comune balzò “agli onori” della cronaca, per la tassa sui rifiuti. Doveva pagare più un bar del nostro Comune rispetto a chi svolgeva la stessa attività a Roma o nella costiera Amalfitana, eravamo risultati tra i primi in Italia per tassazione.
Errori puntualmente rappresentati dall’allora minoranza con indicazioni e proposte per rimediare, consigli, ostinatamente mai ascoltati! Risultato, il debito riscontrato di oltre 630.000 euro!
Non a caso per i prossimi 15 anni, la pressione fiscale sui cittadini sarà al massimo. Risultato di politiche gestionali “palesemente disastrose”, che l’attuale amministrazione sta portando avanti nel solco già tracciato dalle precedenti.”
Continua l’opposizione: “Abbiamo depositato due interrogazioni. In merito all’IMU il 18 novembre 2019 e, per quanto concerne la TARI, addirittura il 29 ottobre del 2019.
Le interrogazioni servono a chiarire e verificare il numero dei contribuenti interessati dagli accertamenti IMU e, le condotte da adottare per la TARI, questo per essere certi che l’azione tributaria in atto sia rispondente alle disposizioni normative e, che tutti i cittadini siano trattati allo stesso modo, tutti di serie A.”
Stigmatizza la minoranza: “Ricordiamo al Sindaco – già assessore e consigliere nella passata amministrazione – ed a tutta la maggioranza che, come stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali, bisogna rispondere “per legge” entro 30 giorni alle interrogazioni presentate dai consiglieri, ma come evidente, ad Introdacqua, i diritti dei consiglieri di minoranza non vengono rispettati.
Tuttavia, non mancano gli attacchi strumentali alla minoranza, sempre “colpevole” di cercare di fare azioni a tutela della collettività, cercando di reperire documentazione e, rappresentare criticità della gestione della cosa pubblica!
Ovviamente, per le interrogazioni, sono stati depositati dei solleciti e, nel contempo notiziato il Prefetto della grave inadempienza che, di fatto, non permette di svolgere il ruolo di garanzia attribuito alla minoranza!”
Conclude il Gruppo: “Ad Introdacqua, oltre alle tempestive comunicazioni alla stampa per “autoproclamazioni”, attendiamo in tempi brevi, risposte e chiarimenti alle legittime interrogazioni, sempre e soltanto, per gli interessi della collettività!”.