SULMONA – Dimissioni in blocco stamattina per quattro assessori su cinque. Come annunciato domenica da Bruno Di Masci, stamattina i suoi due assessori di riferimento, Luigi Biagi (anche vice sindaco) e Mauro Tirimacco, si sono presentati puntuali alle 10.30 in Comune per presentare le dimissioni, guardati a vista dallo stesso Di Masci e dall’inseparabile Aldo Milan.
Si sono, però, aggiunti a loro anche i due assessori gerosolimiani Stefano Mariani e Pierino Fasciani. Prima di ufficializzare l’uscita dalla giunta, che resta ora presidiata dalla sola Manuela Cozzi (nominata dal sindaco e a lei fedele fino alla fine) i quattro hanno avuto un colloquio col primo cittadino. Non sono mancati momenti di tensione, anche perché non sono passate nemmeno due settimane dalla conferenza stampa di fine/inizio anno tenuta da tutto l’esecutivo al completo.
“È venuto meno il rapporto di fiducia tra maggioranza e giunta – hanno detto i dimissionari – e con un atto di responsabilità abbiamo deciso di riconsegnare le nostre deleghe”.
“Io non mi dimetto – ha ribadito ai quattro il sindaco – e avvierò contatti col resto del consiglio comunale per portare a termine il programma di mandato che procede spedito”.
Ora, gli scenari che si configurano potrebbero essere le dimissioni in blocco di 9 consiglieri (ma dalla minoranza si continua con la linea attendista), le dimissioni per la terza volta del sindaco (da escludere almeno finora) e la creazione di una nuova maggioranza (qualora le consultazioni del primo cittadino porteranno a qualcosa).
Il ticchettio del commissariamento lungo, però, scorre veloce e la data del 21 febbraio per lo scioglimento da parte del presidente della Repubblica pure. Se il consiglio dovesse cadere dopo quella data si arriverebbe a nuove amministrative tra un anno e mezzo, cioè alla fine naturale del mandato della Casini.