SULMONA – Assessori dimissionari da martedì e consiglio comunale per verificare i numeri.
Passa dagli annunci ai fatti l’ormai ex consigliere di “maggioranza a tempo” Bruno Di Masci, che stamattina alle 10.30 ha radunato i suoi all’Ovidius per scandire i tempi della fine della giunta Casini.
“Il sindaco sapeva che il nostro era un appoggio a termine e glielo abbiamo dato per salvare la città da un commissariamento lungo – ha detto alla folta platea – Ora, però, basta: prenda atto che l’esperienza è finita e per un atto di responsabilità si dimetta”.
Martedi, perciò, l’ex candidato sindaco competitor della Casini e poi capo dell’opposizione e dopo a guida della maggioranza e infine artefice della sua fine, annuncia di voler ritirare i suoi assessori Luigi Biagi e Mauro Tirimacco.
“Dopo aver ritirato gli assessori chiederemo un consiglio straordinario – aggiunge – e lì il sindaco dovrà dirci cosa vuole fare e farci sapere soprattutto se ha i numeri per andare avanti”.
Le fasi della caduta annunciata sono, dunque, scandite e il tempo stringe per la data ultima del 21 febbraio per un commissariamento breve, cioè fino a maggio per poi andare a nuove elezioni.
Non certo per Di Masci col Pd, contro cui minaccia querele per aver scoperto dalla stampa la sua espulsione assieme a quella di altri quattro consiglieri. Si consolida, dunque, il rapporto coi civici di Gerosolimo e si rompe con la Casini, che era stata una sua “creazione” dal nulla.
“Non vorremmo raccogliere le firme – chiosa Di Masci – preferiremmo che fosse il sindaco a dimettersi. Io più di così non posso fare: per questa città ho perso la faccia, sono stato espulso dal partito, ma ora basta”.
Bisognerà ora vedere cosa sortirà questo ennesimo annuncio, perché fino a martedì di annuncio si tratta, e soprattutto se seguiranno i fatti agli intenti annunciati da mesi.