Cogesa, un anno di traguardi e risultati

SULMONA – Ammonta a circa il 60 per cento la percentuale dei materiali avviati a recupero dai 56 Comuni gestiti da Cogesa da dicembre 2018 a novembre 2019. Il modello Cogesa anticipa le ultime normative europee che dovranno entrare in vigore e che imporranno una valutazione non più solo quantitativa della raccolta differenziata, ma anche qualitativa, data proprio dal rapporto tra i materiali raccolti e quelli avviati a recupero. 

Sulle 37.838 tonnellate raccolte in 12 mesi, infatti, ben 22.325,38 sono state inviate ai vari consorzi di filiera per diventare nuovi materiali. Dati emersi oggi in conferenza stampa.

La percentuale è tra le più alte del Centro Italia e testimonia la validità del modello Cogesa, certificato anche dalla Regione nel report annuale sugli ottimi risultati della raccolta differenziata, coi Comuni del Centro Abruzzo che hanno notevolmente contribuito. 

Nel 2018, infatti, la percentuale media di raccolta differenziata in tutta la regione ha raggiunto il 59,66%, con un incremento rispetto al 2017 del +3,68%, a cui hanno contribuito anche i nostri Comuni. 

DATI SULMONA. A quasi due anni dall’estensione del porta a porta in tutta la città di Sulmona il report regionale sulle raccolte differenziate in Abruzzo nel 2018 premia il modello Cogesa.

Con una media del 75,75 per cento di raccolta differenziata nel 2018, il primo anno di copertura del servizio in tutta la città, Sulmona è seconda solo a Lanciano tra i Comuni che hanno più di 20mila abitanti. 

La totalità dei materiali raccolti ammonta a 9.248 tonnellate, 5.353 delle quali avviate a recupero, per un totale di circa il 63 per cento, ben al di sopra del 50 indicato dalle ultime direttive europee in fatto di differenziazione dei rifiuti. 

DATI COMUNI. Sui 66 Soci Cogesa svolge il porta a porta su 53 di loro con una percentuale del 70

per cento circa. Si conferma riciclone, dunque, la maggioranza dei Comuni dove si fa la domiciliare con il Comune di Rocaccasale che guida come di consueto la classifica con l’88 per cento, seguito dai Comuni di Castel di Ieri con il 78,9%, Scontrone (78,7), Villalago (77,6), Vittorito e Castelvecchio (77,5), San Demetrio (77,1), Santo Stefano di Sessanio (75,8), Ateleta (76,9), Scanno e Poggio Picenze (75,6).  

“Il dato ci riempie di orgoglio – interviene l’amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta – e testimonia l’eccellenza dei servizi erogati da Cogesa in questi ultimi due anni. Siamo soprattutto felici di poter contribuire all’obiettivo dello Zero waste, cioè dell’avvio a recupero di tutti i materiali raccolti con il porta a porta”.

DATI OCCUPATI. A fine anno si è soliti fare bilanci: in questa sede ricordiamo l’assunzione di 38 giovani operatori precari, con cui abbiamo cominciato il 2019, che ha portato il totale dei dipendenti a 196 a dicembre 2019, rispetto ai 128 di giugno 2017 prima dell’arrivo dell’amministratore unico Vincenzo Margiotta.

DONAZIONI. Cogesa SpA dall’anno scorso ha avviato il piano per la formazione delle graduatorie del personale deliberato all’unanimità. Collegato all’iter, ripartito in questi giorni, c’era anche la distribuzione delle quote di partecipazione al concorso, riservate alla beneficenza. In particolare, sono 1.571 le persone che hanno partecipato alle procedure di selezione in corso e che hanno versato 5 euro ciascuno. Sono stati, così, raccolti 7.855 euro, che sono stati consegnati in questi giorni a 13 associazioni del territorio.

Tra queste ci sono: la Casa famiglia di Raiano, che aiuta i minori in difficoltà; Casa Zaccheo, la residenza per meno abbienti della Caritas diocesana; la Croce Rossa; l’Unitalsi, il Cipa e l’Anffas, che danno un mano ai ragazzi disabili e alle loro famiglie; la Casa delle donne che accoglie vittime di violenza; l’associazione Percorsi, che si occupa di chi soffre di malattie mentali; l’Ail; l’Admo; la Croce verde e i volontari delle frazioni “Ca.To.Va.” per l’acquisto di un defibrillatore alla zona di Torrone, che andrà a completare il progetto di città cardioprotetta, avviato anni fa e non finito per mancanza di fondi. 

NUOVA SEDE. Gli uffici Cogesa si sono trasferiti da aprile scorso nella ex sede di Sviluppo Italia sulla Statale 17. Una data storica dopo circa 20 anni di condivisione degli spazi con gli impianti. Il trasloco ha consentito di realizzare nella sede di via Vicenne spogliatoi e ambienti comuni più confortevoli per i dipendenti operativi e ha messo a disposizione spazi più idonei per quelli amministrativi. 

CENTRI DI RACCOLTA. La Regione sta inviando in questi giorni il 40% per cento delle somme di cofinanziamento per i cinque Centri di raccolta di Castel di Sangro, Capestrano, Villalago, Raiano e Castelvecchio pari a 200mila euro.

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