SULMONA – “Il bimillenario della morte di Ovidio ricorre, notoriamente, nel 2018 e ci troviamo ancora oggi, alle porte del 2020, a discutere dello stanziamento dei 700mila euro. Le oggettive cause di tale ritardo sono riassumibili fondamentalmente in due ragioni: la complessità dell’applicazione della norma ed il susseguirsi di due governi negli ultimi 2 anni”. Così la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo commenta il ritardo accumulato dalla legge sul bimillenario ovidiano.
In sintesi, per la valutazione dei progetti e per e il coordinamento dei lavori la procedura prevede che debba essere istituito, nella fattispecie, un Comitato Promotore formato da: il Presidente del Consiglio o delegato, il Ministro dei Beni Culturali e Ministro dell’istruzione e loro delegati, il Presidente di Regione Abruzzo, Il Sindaco di Sulmona, il Presidente della DMC Terre d’Amore in Abruzzo e da tre esperti della vita e delle opere di Ovidio, nominati con Decreto del Ministro dei Beni Culturali; lo stesso Comitato Promotore, costituisce un Comitato Scientifico, formato da non più di dieci personalità di chiara fama della letteratura latina che dà indirizzo al Comitato Promotore sul programma degli eventi e ne monitora l’attuazione.
“Va detto che, purtroppo, i lavori per l’attuazione sono iniziati soltanto dopo questa proroga – continua Di Girolamo – L’anno in corso non è stato tuttavia sufficiente a dare inizio alle celebrazioni e dunque anche per il 2019 ho presentato un emendamento di ulteriore proroga in legge di Bilancio, per far sì che il 2020 sarebbe stato finalmente l’anno giusto per realizzare i progetti di valorizzazione, tutela e promozione della Città ovidiana.
Devo però dire con chiarezza che quest’anno gli attori sono cambiati e la disponibilità dimostrata dal Mibact lo scorso anno, mi duole averlo constatato, non è stata confermata nel merito e ciò, purtroppo, nonostante i miei sforzi profusi nello spiegare e ribadire l’importanza di quei contributi per il territorio.
Ho, pertanto, il gravoso onere di informare, e con grosso rammarico, che l’attuazione della legge in questione è fortemente in dubbio e che potrebbe perdersi, in tal modo, un’ottima occasione per la città e per tutto il territorio il quale, ancora una volta, non ottiene il giusto risalto che merita”.