SULMONA – Le esalazioni del braciere improvvisato nella stanza rifugio di fianco alla stalla sono state fatali per Ousmane Kourouma. Il giovane pastore della Guinea trovato morto sabato in una stalla di Goriano Sicoli. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita da Luigi Miccolis.
Al momento c’è solo un iscritto nel registro degli indagati. Si tratta del datore di lavoro del pastore, un imprenditore di Canneto residente a Sulmona, che ha rilevato la gestione dell’azienda agricola da un 71 enne di Goriano Sicoli, proprietario della stessa. L’ipotesi di reato è omicidio colposo ma nelle prossime ore il quadro accusatorio, che potrebbe allargarsi, sarà sicuramente più chiaro. Non è escluso che l’inchiesta della Procura coinvolga anche altre persone. La salma è stata riconsegnata ai familiari che ora dovranno decidere se farla rientrare in Guinea o celebrare le esequie in Italia.