Roberta Salvati sul Plesso unico scolastico

SULMONA – “Che fine ha fatto il plesso unico scolastico? La questione, si trascina dalla lontana amministrazione Federico, passata per quella Ranalli e arrivata a quella Casini.

Le perplessità mosse nelle varie amministrazioni sono sempre le stesse, ossia, le difficoltà che si potrebbero riscontrare nel dismettere tante piccole realtà scolastiche, che per legge dovrebbero rispettare il principio di quartiere, a favore di una struttura soltanto.

Innazitutto questo diventa un falso problema dal momento che a discapito di sedi non del tutto sicure, una scuola nuova con standard altissimi di sicurezza, restituirebbe alle famiglie la tranquillità e la garanzia di un luogo adeguato dove svolgere le attività scolastiche, a tutti coloro i quali mi abbiano chiesto l’utilità del plesso unico scolastico, ho sempre risposto:

Dove preferiresti portare tuo figlio, in una scuola di quartiere, ma che sappiamo non essere in possesso degli standard di sicurezza e antisismici del tutto adeguati? O prendere la macchina spostarti di poche centinaia di metri, ma portare tuo figlio in una scuola sicura e antisismica al 100%?
Ovviamente ai fini del progetto “plesso unico scolastico” non sono interessate tutte le scuole materne di Sulmona ma solo pochissimi casi, ma essenziali ai fini del progetto stesso.

A disposizione del progetto sono stati stanziati 4 milioni di euro circa nell’ambito dei finanziamenti post – sisma Scuole Sicure e non più tardi di un anno fa l’allora Assessore ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci dichiarava:
“Sulmona avrà una scuola completamente nuova. Scadrà il 9 novembre 2019 prossimo il bando per l’appalto della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori per il nuovo plesso scolastico che sarà costruito in via XXV Aprile”. Ed ancora:
“Si tratta di una struttura che sarà destinata a scuola primaria e dell’infanzia, tecnologicamente all’avanguardia e soprattutto con standard di sicurezza elevati, per un importo complessivo pari a 4.882.934,54 euro, nell’ambito del piano “Scuole d’Abruzzo – il Futuro in Sicurezza”.
Una dichiarazione e un lavoro che accolsi con grande favore e che intese un percorso ben definito e digerito dall’amministrazione.
Infatti, la mia dichiarazione, che non è mai cambiata negli anni, fu ed è la seguente:
“E’ imprescindibile e doveroso pensare al futuro, tutti ci auguriamo che episodi come quello dei terremoti di L’Aquila, Amatrice, Norcia o Visso non ci tocchino da vicino, ma bisogna essere responsabili e pronti e guardare oltre. Una nuova struttura sarà utile non solo come scuola sicura, ma anche come rifugio utile alla popolazione in caso di un evento funesto. Questo non esclude la salvaguardia del nostro patrimonio edilizio esistente compresi gli edifici scolastici, la nostra e la futura visione dovrà riguardare la messa in sicurezza degli edifici e magari un nuovo utilizzo di essi, penso a tutte le associazioni cittadine che non hanno una sede, questi edifici potrebbero diventare luoghi di aggregazione in grado di riqualificare anche alcune zone della città”.
Ma in tutto questo tempo nulla è stato detto e poco o nulla è stato fatto.
E allora e ancora mi chiedo che fine ha fatto il plesso unico scolastico?
Siete coscienti nell’alto del palazzo, nella stanza dei bottoni, che questo finanziamento non è esclusivo per il Comune di Sulmona e che nel caso di necessità potrebbe essere prelevato ed utilizzato in altre zone che necessitano di interventi e in altri comuni?
Nell’augurarmi di aver suonato la sveglia su una vicenda ormai annosa ed imbarazzante dove la perdita di tempo vi sta conducendo verso un inesorabile fallimento, spero che il governo cittadino fatto di “ responsabili” amministratori, non si converta in un governo di irresponsabili ed incompetenti amministratori e che finalmente ci diano qualche buona notizia, utile ai cittadini che pagano le tasse e anche i loro stipendi di amministratori.

Consigliere Comunale Roberta Salvati

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