Area pedonale, le perplessità di Italica

SULMONA – Italica interviene sulla sperimentazione dell’Area di pedonalizzazione urbana (Apu) del centro storico nutrendo seri dubbi sui molti consensi e apprezzamenti che la sindaca dice di aver riscontrato da parte di residenti e commercianti per la chiusura di corso Ovidio nella fine settimana. 

“Se non è fantasia è piaggeria per i consensi giunti alla sindaca – dichiara Italica che invita l’amministratrice sulmonese ad indicare, “ a questo punto, associazioni, commercianti e magari i quartieri in cui risiedono nel centro storico coloro che apprezzano la trovata a senso unico sulla pedonalizzazione, mai condivisa con la popolazione. Iniziativa che sotto la falsariga della mobilità sostenibile e green ha concentraro inquinamento e traffico veicolare davanti a palazzo Sanità, intossicando negozianti, pedoni e ciclisti, senza escludere i residenti degli immobili che si affacciano su corso Ovidio esasperati dai rumori e dalla puzza del gas di scarico delle auto, hanno fatto il pieno di  polveri sottili nei polmoni – continua il movimento d’identità e territorio –  Rinnoviamo alla sindaca l’invito a cominciare, non più solo a parole, a confrontarsi con i cittadini senza più improvvisare”.

Oltre a premere per la pianificazione degli interventi in centro storico e per un impianto serio di video sorveglianza Italica rimette sul tavolo la sua proposta: “Apertura della Ztl sino a piazza del Carmine per lasciare libero il passaggio dalla chiesa della Tomba sino a porta Napoli con parcheggi e soste per gli acquisti, garantendo fermate, gratuite magari, riducendo il costo della sosta a pagamento e prevedendo che per le soste non superiori a mezzora non si paghi alcun tiket – spiegano dal Movimento politico – Non Basta un’ordinanza del sindaco per restituire un po’ di decoro urbano” e il movimento insiste che il centro storico é rimasto “Sporco, caotico, sbrindellato pieno di tubi che colano acqua, persino uno su piazza XX e paletti ovunque, topi a passeggio e pericolosi spuntoni di ferro che sbucano da terra tra i vicoli – conclude Italica – Cartellonistica inutile, vecchia, sporca, arrugginita e decrepita e non va meglio per le fioriere marrone e i cubi di pietra d’ingombro sui marciapiedi o per i mezzi d’emergenza. Vasche dell’acqua putride, erbacce sui monumenti che restano per mesi in bella mostra se non fosse per l’operosità di qualche bravo cittadino che, senza farsi vedere per non essere multato dalla municipale, pulisce”.

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