Punto nascita, parto gemellare d’urgenza

SULMONA – “Meno male che siamo aperti“. Si conclude così il racconto del dottor Salvatore Esposito che stamattina ha fatto nascere due gemelline premature e podaliche. Tutto comincia alle 6.30 quando il medico reperibile viene richiamato in sevizio per una mamma sulmonese di 31 anni in travaglio a 34 settimane. La donna ha rotto il sacco, ha una dilatazione di 7 centimetri e una delle bimbe, entrambe podaliche sta per nascere. Non c’e tempo da perdere, nè possibilità di qualche trasferimento e scatta un cesareo d’urgenza.

“La mamma, gravidanza pretermine  seguita a Pescara, Aveva  rotto il sacco ed era dilatata a 7 cm – racconta il dottor Esposito che è stato affiancato dal collega Di Luigi – Impossibile qualsiasi trasferimento. Le gemelline entrambe femmine erano entrambe podaliche con la prima profondamente impegnata.  Fortunatamente tutto bene. Le bimbe sono state trasferite entrambe per sicurezza a Pescara poiché una è più piccola. Stanno entrambe bene. Menomale che siamo aperti”.

Menomale davvero, visto l’accaduto che rilancia la strategicità del punto nascita sulmonese per un territorio troppo lontano dagli altri ospedali di Pescara, Chieti e L’Aquila in casi come questo con una doppia nascita in 15 minuti. Il caso arriva proprio il giorno in cui il ministero della Salute richiama la Regione per aver presentato la deroga alla chiusura per il punto nascita fuori tempo massimo. Il Comitato percorso nascite nazionali ne discuterà di nuovo a novembre. Fino ad allora si continua fortunatamente a nascere all’ospedale di Sulmona, assistiti da medici bravi e disponibili.

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