Snam, il ministero frena: deciderà il nuovo governo

SULMONA – Restano appese al costituendo nuovo governo le speranze del fronte del no alla centrale della Snam. Oggi, nella riunione al ministero dell’Ambiente, si è appreso che almeno il procedimento è ancora alla fase istruttoria, per quanto già autorizzato dal governo Gentiloni a dicembre 2017 e camere sciolte.

Presenti, insieme alla delegazione del Comune di Sulmona, guidata dal sindaco Annamaria Casini, il gruppo istruttorio ministeriale,  Ispra e  rappresentanti della Snam, della Regione e della Provincia.“Ho reiterato la richiesta di sospensione del procedimento per la riapertura della VIA, vecchia di oltre 8 anni,  e della Vas, su cui si esprimerà il Ministero – ha detto il sindaco Casini – Nella seduta odierna, di natura tecnica, rispettando l’ordine del giorno, è stata ascoltata la Snam per integrazioni e chiarimenti sulla documentazione prodotta. Le ulteriori osservazioni emerse saranno prese in considerazione già in questa fase, ma soprattutto nella Conferenza di Servizi, in cui l’Amministrazione potrà mettere in atto quanto di più utile per motivare e sostenere la contrarietà e il parere negativo sull’autorizzazione alla realizzazione della centrale a Sulmona. Ringrazio la Asl1 per il supporto garantito, il dirigente tecnico del Comune di Sulmona, Gianfranco Niccolò e l’assessore Manuela Cozzi, presenti insieme all’architetto Mario Mazzocca, come esperto per approfondimenti su future attività.  Nei prossimi giorni depositeremo il ricorso in Consiglio di Stato. Siamo convinti che questo impianto non si debba fare e proseguiremo il nostro impegno in questa direzione”.

Sotto a manifestare c’erano una ventina di ambientalisti (foto), guidati da Mario Pizzola e Giovanna Margadonna che da più di dieci anni si battono contro il progetto.

“Siamo moderatamente ottimisti – dice Pizzola – e ora confidiamo che i partiti che compongono il nuovo governo diano seguito alla contrarietà espressa a più riprese sull’opera”.

Sarà ora da capire la posizione del Pd visto il via libera dato da Gentiloni e la contrarietà espressa a parole.

La riunione di oggi è funzionale a riavviare la fase delle conferenze dei servizi, che non dovrebbe essere breve.

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