SULMONA – “La Regione finalmente rompe gli indugi con l’approvazione in II Commissione della Risoluzione, con cui si impegna il Presidente Marco Marsilio a presentare il ricorso in appello al Consiglio di Stato, ma auspico che il governatore regionale ascolti realmente la voce di un intero territorio, che da oltre dieci anni esprime contrarietà a metanodotto e centrale. L’esito di questa partita ancora aperta potrà segnare il futuro di un’area interna in forte difficoltà”. E’ quanto afferma il sindaco Annamaria Casini, la quale annuncia che “è stato convocato dal Ministero dell’Ambiente in audizione il Gruppo istruttore per il rilascio dell’autorizzazione dell’AIA alla società Snam per la centrale di compressione. Anche il Comune parteciperà all’incontro del 4 settembre prossimo a Roma: già da diversi mesi con gli uffici comunali stiamo lavorando al fine di presentarci preparati, in seguito alle osservazioni presentate lo scorso marzo, per contrastare la realizzazione di queste opere inutili e dannose che il territorio non vuole, come abbiamo rimarcato in tutte le sedi e con tutti i mezzi”. Ribadisce il primo cittadino che “l’interlocuzione con la Regione, sul progetto Snam, è stata tra le prime azioni dopo l’insediamento del nuovo esecutivo regionale, contattando l’assessore regionale all’Ambiente Emanuele Imprudente e incontrando l’assessore all’Energia Nicola Campitelli, insieme alla Consigliera regionale Marianna Scoccia, già a marzo scorso, proprio in occasione dell’ avvio del procedimento di autorizzazione dell’AIA. Ma solo con l’approvazione della Risoluzione la Regione, dopo quasi due mesi dalla sfavorevole sentenza del Tar e il parere favorevole dell’avvocatura regionale sulla prosecuzione, riprende il percorso intrapreso di contrarietà al progetto Snam verso il ricorso in Consiglio di Stato. Sul fronte giudiziario questa amministrazione si è sempre espressa in maniera decisa avendo deliberato in Giunta, già le scorse settimane, l’affidamento dell’incarico all’avvocato Alfonso Celotto, che aveva curato il ricorso in I grado, e nel convegno di due giorni nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, insieme ai Comitati e associazioni ambientaliste, ne aveva analizzato le sentenze per evidenziare le ragioni del ricorso in II grado. Dopo questo importante passaggio” continua il sindaco “auspico che il governatore regionale con determinazione prenda in mano la questione anche in sede istruttoria AIA dove la Regione è parte attiva. Agli assessori competenti, Emanuele Imprudente (ambiente) e Guido LIris (aree interne), già interpellati pubblicamente anche dalla consigliera comunale Elisabetta Bianchi, quale loro riferimento politico sul territorio peligno, chiedo di seguire con convinzione i procedimenti giudiziari e autorizzativi perché la partita non è affatto chiusa e il suo esito potrà essere determinante per il futuro di un territorio al centro di aree protette, che non può permettersi insediamenti impattanti, inutili e dannosi per la salute dei cittadini e contrari ad uno sviluppo ecosostenibile di cui i decisori regionali dovrebbero farsi carico”.