Accoltellato alla gola e gettato in un fosso, salvo 27enne senegalese

PETTORANO – Sarebbe stato prima affrontato da due persone per poi essere accoltellato alla gola e gettato in un fosso: vittima dell’accaduto un giovane senegalese di 27 anni, ospite di una casa di accoglienza di Pettorano sul Gizio, ricoverato in all’ospedale di Pescara con 20 giorni di prognosi.
    Il fatto sarebbe accaduto martedì scorso su una stradina di campagna tra Sulmona e Pettorano. Non chiari al momento i motivi che ci sarebbero al centro dell’aggressione. Sulla vicenda sta indagando la squadra anticrimine del commissariato di Sulmona.
    Da una prima ricostruzione da parte della polizia, il giovane extracomunitario sarebbe stato prima aggredito e poi trasportato in un luogo diverso e gettato in un fosso, dove avrebbe passato la notte privo di sensi. Ripresosi il giorno dopo avrebbe raggiunto la struttura di Pettorano dove è ospitato e da lì sarebbe stato accompagnato in ospedale a Sulmona, da dove è stato poi trasferito a Pescara.

Il ragazzo, che parla benissimo la lingua italiana, si chiama Sadio e in Senegal è attivista politico. Fa parte dell’associazione Ubuntu Onlus, è laureato in filosofia e presta servizio civile presso la Casa di Riposo dell’ex Casa Santa. Rappresenta dunque un modello di inclusione sociale. Per questo, risulta difficile comprendere l’aggressione.

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