Cogesa presenta il bilancio sostenibile: distribuiti 11 milioni sul territorio e risparmiate 152 tonnellate di CO2

SULMONA – Sono quasi 11 i milioni che Cogesa SpA ha redistribuito sul territorio nel corso del 2018, confermando il suo ruolo leader di società di servizi ambientali a livello regionale e non solo. Lo ha detto stamattina l’amministratore unico Vincenzo Margiotta in conferenza stampa.

Una somma considerevole che si raggiunge con i 3.636.000 euro distribuiti a 234 fornitori del territorio e con 7.073.621 euro elargiti ai 227 dipendenti attraverso stipendi, tredicesime e accantonamenti previdenziali.

Un valore, quello del lavoro, su cui Cogesa continua a scommettere, come testimoniano le 38 nuove assunzioni fatte lo scorso marzo, da un’intuizione dell’amministratore unico Vincenzo Margiotta (dopo l’autorizzazione sia in controllo analogo sia in assemblea dei soci), per risolvere il problema della precedente graduatoria in scadenza lo scorso maggio. 

Per la formazione è stata spesa la somma di 35.373 euro, quasi il doppio di quella dell’anno precedente, per più di 1.300 ore complessive e un totale di 33 corsi diversi.

Gli investimenti nella formazione del personale fanno il paio con quelli sui software (passati da 16.000 a 36.000 euro nel 2018) per agevolare e rendere più preciso il lavoro dei dipendenti ad ogni livello, dagli amministrativi agli operatori. 

Il modello Cogesa è quello dell’”hub and spoke”, con i centri di raccolta distribuiti sul territorio come satelliti collegati in rete alla “casa madre”, coi mezzi che percorrono distanze più brevi, consumano meno carburante e impattano meno sull’ambiente. In questo senso, sono state risparmiate 152 tonnellate di emissioni di anidride carbonica (CO2) nel 2018, grazie all’ingresso di 51 mezzi Euro 6 su 121 in totale. 

In fatto di sicurezza gli acquisti per i Dpi (Dispositivi di protezione individuale) per i dipendenti sono più che triplicati nell’ultimo anno, passando da 22.000 a 71.000 euro.

Da gennaio a dicembre 2018 sono state ricevute dall’Ecosportello circa 31.000 richieste, di cui 16.000 di prenotazione per il ritiro domiciliare degli ingombranti e 15.000 di informazioni e segnalazioni. 

Solo per l’Ecosportello di Sulmona nel 2018 sono state servite circa 7.500 utenze e 500 condomini, accertando l’iscrizione al ruolo Tari e abbattendo notevolmente il fenomeno degli abusivi.

Nel 2018 Cogesa ha destinato circa 50.000 euro alla comunicazione e alla cura dell’utenza,  grazie ad un contributo Anci-Conai pari a 48.000 euro, lo stanziamento maggiore previsto per la linea di finanziamento. La sostenibilità che ha guidato i processi operativi e comunicativi di Cogesa è piaciuta e sono state soprattutto apprezzate le varie azioni messe in campo. Dal trimestrale “Ambiente 3.0 Cogesa informa”, alle campagne comunicative capillari sui vari canali social della Società (andando oltre i canonici orari di sportello e rispodendo domeniche e festivi compresi), il cosiddetto Rifiutologo (cioè il manuale del rifiuto dalla A alla Z), le più di 20 eco-lezioni fatte nelle scuole di ogni ordine e grado nei vari Comuni del territorio (per più di 120 ore complessive), la consegna degli ecobox in cartone per enti e uffici, i più di 20 eco-incontri con la popolazione (per più di 150 ore), fino ai corsi di formazione a cascata per i dipendenti.

Cogesa, inoltre, ha fatto della trasparenza il suo valore aggiunto, andando oltre i dettami imposti dalle norme e rendendo Soci e Utenti non solo partecipi, ma protagonisti delle scelte societarie e dell’organizzazione dei servizi. Il tutto nell’ottica di un miglioramento costante della qualità dei servizi erogati e dei livelli di soddisfazione percepiti all’esterno, confermato dall’alto gradimento dei questionari distribuiti alla popolazione di riferimento che ha superato l’85 per cento. Nel 2018, inoltre, Cogesa ha aperto 14 bandi di selezione pubblica di personale, a cui hanno partecipato 1.571 persone, che hanno versato una quota di partecipazione. Di questa, 5 euro andranno in beneficenza per un totale di 7.855 euro da dividere tra associazioni del territorio.

Il 2019 sarà cruciale per Cogesa, sarà l’anno dell’Agir (che priverà i Comuni del diritto di gestire rifiuti e Tari, stabilendo le tariffe e decidendo a chi affidare il servizio), di Refolo-AttritorMill (grazie ad alcune modifiche al Tmb si abbatterà notevolmente la produzione di rifiuti in discarica, riciclando tutto il materiale non differenziato lavorato), sarà l’anno dell’impianto Fater per il riciclo di pannolini e pannoloni (una straordinaria opportunità per il territorio), dei nuovi uffici (scelta non più rinviabile per il trasloco dell’officina e dei dipendenti), delle vetture elettriche (sulle unità locali saranno montate pensiline fotovoltaiche per ricaricare mezzi elettrici) dell’impianto di compostaggio con produzione di bio-metano (Biofert-Navelli) e del totale recupero della plastica (grazie al revamping della piattaforma).

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