SULMONA (ore 12.11) – Non è passato inosservato il sopralluogo dei tecnici Snam arrivati stamattina in città per prendere visione delle aree dove posizionare le centraline per il monitoraggio dell’aria, funzionali alla costruzione della centrale del gas di Case Pente.
I tecnici, però, non devono aver fatto i conti con la “furia ambientalista” dei comitati cittadini per l’ambiente che si battono da quasi 12 anni contro il progetto, supportati stamattina dai rappresentanti del Collettivo Altrementi e del coordinamento No hub del gas.
Il livello della protesta si è alzato, dopo la doppia bocciatura da parte del Tar dei due ricorsi di Regione e Comune contro il via libera del governo Gentiloni di dicembre 2017 a costruire e così con un presidio pacifico, i cori e le bandiere i rappresentanti della multinazionale sono stati “messi in fuga”.
Poco dopo le 11, arrivano le due auto dei tecnici Snam, scortate da quella del Comune. Giusto il tempo di scendere e fare un giro in piazzale Di Bartolomeo e rinfilarsi in macchina, sotto i cori, le proteste pacifiche (se non fosse per qualcuno che ha alzato un po’ la voce) e gli slogan degli ambientalisti, con mascherine sul volto.
“Non ci fermerete – gli ha urlato Mario Pizzola dal megafono – noi non ci arrendiamo e non ci prenderemo un’opera che serve solo ai vostri profitti e che devasterà il nostro territorio”.
“Questo è il nostro territorio – hanno aggiunto i ragazzi dei vari collettivi – e noi siamo qui a difenderlo, senza se e senza ma”.
Uno a zero per gli ambientalisti. Oggi.