SULMONA – Liste di attesa infinite e assenza del direttore generale da un po’ e da qualche giorno del direttore del distretto sanitario peligno- sangrino andato in pensione. La Cgil con Anthony Pasqualone stila il report delle attese per gli esami che a volte sono pari ad un anno.
Per un test cardiovascolare da sforzo sono necessari 210 giorni di attesa nell’area dell’Aquila; per una visita gastroenterologica nell’area Peligna sono necessari 182 giorni di attesa; per una Tac addome completo con e senza mezzo di contrasto, per l’area Peligna, sono necessari 178 giorni di attesa, per l’area marsica 157, mentre per l’area L’Aquila 269 giorni; per una ecografia della tiroide per l’area Peligna, sono necessari 268 giorni di attesa, mentre per l’area L’Aquila 253 giorni; per una visita dermatologica per l’area L’Aquila sono necessari 168 giorni di attesa; per una visita fisiatrica per l’area L’Aquila, sono necessari 282 giorni di attesa; per una ecografia della mammella monolaterale per l’area Peligna, sono necessari 280 giorni di attesa, per l’area Sangrina 232, mentre per l’area marsica 177 giorni e per L’Aquila 275 giorni; per una colonscopia con endoscopio flessibile sono necessari, per l’area peligna 345 giorni di attesa, per l’area L’Aquila 228 giorni, per l’area Sangrina 177 giorni mentre per l’area Marsica 162; per un ecocolordoppler arterioso per arti inferiori sono necessari per l’area L’Aquila 416 giorni di attesa mentre per l’area sangrina 294 giorni; per una ecografia dell’apparato urinario sono necessari 268 giorni di attesa per l’area Peligna; per una Tac del torace con mdc sono necessari per l’area L’Aquila 269 giorni di attesa, per l’area Peligna 178, mentre per l’area Marsica 157 giorni; per una visita endocrinologica sono necessari 360 giorni di attesa nell’area Peligna e 190 giorni per l’area Marsica; per quanto concerne la Riabilitazione Territoriale, risultano in lista di attesa circa 400 pazienti adulti e oltre 200 bambini per attività riabilitative neuromotorie, psicomotorie e trattamento logopedico, interventi in molti casi urgenti e che necessitano, in quanto parliamo di bambini, della indispensabile tempestività delle cure.
Tempi lunghissimi che impongono per la Cgil la nomina del direttore generale per dare servizi paritari agli utenti dei diversi territori.