SULMONA – Gestione delle attività, ampliando servizi e orai flessibili, cucina interna e rette più alte: così l’assessore comunale al Sociale Piero Fasciani firma la rivoluzione degli asili nido comunali. Gli aumenti, attivi da settembre, saranno piuttosto cospicui e saranno in media superiori al 50 per cento. Le tariffe minime, infatti, passeranno da 63 a 99 euro e quelle massime da 210 a 330, in base ai redditi dichiarati dalle singole famiglie.
“Si punta a migliorare il servizio per gli asili nido cittadini, compresa anche la preparazione pasti interna, che avverrà a seguito di una nuova gara per la concessione della gestione, la quale sarà affidata con il criterio dell’offerta economicamente più conveniente, sulla base di un opportuno bilanciamento tra qualità del servizio ed offerta economica – spiega Fasciani – Si va verso la concessione proprio per consentire di rendere flessibile e innovativo il servizio lasciando al gestore, che si aggiudicherà la gara, di apportare un ampliamento dell’offerta con una gamma di attività aggiuntive in base a bisogni delle famiglie del territorio. I singoli progetti che saranno presentati, infatti, dovranno prevedere elevati standard di manutenzione ordinaria e straordinaria, sostituzioni e reintegri di materiali anche ludici in disuso per migliorare l’esistente. E’ stato necessario predisporre un aumento delle tariffe delle rette degli asili nido e micro-nido, a partire dal prossimo 1 settembre avvicinando il costo a quello di altre città non solo del comprensorio peligno, ma del territorio nazionale, in cui la retta supera i 400 euro mensili. Si definirà, dunque, un nuovo regolamento con fasce Isee a salvaguardia delle famiglie con redditi minori, al fine di garantire a tutti un equo accesso al servizio”.