San Raffaele, al presidio contro i licenziamenti non si presentano i lavoratori

SULMONA – Mancano dieci giorni all’avvio dei licenziamenti, ma al presidio all’esterno del San Raffaele non ci sono lavoratori. All’esterno perché l’azienda ha vietato che si manifestasse con striscioni e bandiere all’interno. Sono 14 gli esuberi annnciati nei mesi scorsi per via del mancati adeguamento da parte della Regione dei tetti di spesa per le terapie spinali, di cui la clinica rappresenta un’eccellenza per tutto il centro sud Itakia.
“È assurdo che l’azienda non collabori con noi – dicono Anthony Pasqualone della Fp Cgil, Mauro Incorvati della Fp Cisl e Antonio Ginnetti della Uil Fpl – del resto noi stiamo battendoci per salvare dei posti di lavoro, ma nello stesso tempo un servizio fondamentale di riferimento per il centro sud Italia. Non capiamo questa chiusura o addirittura questo ostruzionismo da parte dell’azienda, del resto questa vertenza ha una doppia valenza, la salvaguardia dei posti di lavoro e la permanenza di un servizio fondamentale per tutto il centro Italia. I posti letto dell’unita spinale rappresentano un’importante risorsa per la Regione, mentre al dover mandare pazienti in strutture di altre regioni andrebbe a pesare sulla mobilità passiva”.
Intanto, Marcello Ferretti e Mauro Gabrielli della Uil Fpl hanno partecipato stamattina al tentativo di conciliazione in Prefettura, confermando lo stato di agitazione dei lavoratori in corso. Domani mattina, invece, si terrà un nuovo incontro in Regione.

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