Gratta e vinci contraffatti, i due esercenti si difendono: un grosso equivoco

SULMONA – Gli esercenti finiti nel mirino della Procura per il caso dei Gratta e vinci “manomessi” sono due e sono marito e moglie che dovranno presentarsi in tribunale il prossimo 4 giugno. Loro, però, tramite l’avvocato Alessandra Baldassarre, fanno sapere che chiariranno tutto e che si è trattato di un grosso equivoco. Quello che è chiaro per ora è che i fatti risalgono ad un anno fa e che la Finanza ha divulgato l’inchiestansolo ora che è stata fissata la data del processo.

Secondo il legale, i due non si sarebbero accorti di aver ricevuto un plico contraffatto di biglietti da Lottomatica, poi fattogli notare da un cliente. I due titolari, allora, avrebbero scritto a Lottomatica per chiedere il ritiro dei tagliandi, nel frattempo la Finanza si sarebbe presentata in negozio, allertata da un concorrente, sequestrandoli. Dal sequestro, però, non sarebbe emerso nulla e tanto meno dai conti correnti, dove ci sarebbero solo alcune vincite legittime.

Sarà ora il tribunale a stabilire la verità dei fatti.

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