Fuori dalla maggioranza, la Di Marzio si difende dalle accuse di parzialità

SULMONA – “In nessuna circostanza ho mai asservito la terzietà del ruolo di presidente del consiglio alle logiche della politica”.

Così il presidente del consiglio Catia Si Marzio risponde alle critiche del gruppo di Sulmona al centro. 

“Mi sono sottratta innumerevoli volte dal dibattito politico anche fuori dall’assise comunale  ben più di quanto i vincoli regolamentari mi imponessero – scrive – Tanto ciò è vero che i consiglieri del gruppo Sulmona al Centro, nel loro livoroso attacco, non hanno trovano nemmeno uno straccio di ragionevole appiglio per chiedere la mia epurazione. Stride in misura inaccettabile alle orecchie di ogni cittadino, peraltro, che a fronte del risibile processo di epurazione chiesto nei miei confronti, motivato dalla millantata e fantomatica mancanza di terzietà, gli stessi consiglieri non spendano, al contrario, neanche una parolina per i gravissimi, comprovati e reiterati atti di ingerenza che i vertici delle società partecipate, Cogesa e Saca, hanno posto in essere nella campagna elettorale appena conclusasi, a favore di particolari candidati. Un briciolo di onestà e autonomia intellettuale avrebbe risparmiato loro l’umiliazione di confermarsi, ancora una volta, come meri esecutori materiali di disposizioni provenienti da altri. E’ pur vero” chiude “ del resto che, se ne fossero stati dotati, quella di Sulmona, oggi, sarebbe un’altra storia. Peccato”. 

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