SULMONA – Marianna Scoccia coi suoi 5.257 voti ottenuti in provincia dell’Aquila rappresenta il 51,51% dell’Udc sul territorio provinciale (in cui la lista ha totalizzato il 10.204 voti) e ben il 30,24% dell’intera regione, dove le preferenze hanno totalizzato la cifra di 17.380.
Un “trionfo-Scoccia”, dunque, nonostante i veti “incrociati” (è il caso di dire), le defezioni dei consiglieri in corsa, il candidato presidente che non aveva riconosciuto in un primo momento il simbolo. Un successo che in qualche modo i vertici nazionali dello Scudo crociato avevano previsto, vedendo la sala della presentazione della sua candidatura riempita all’inverosimile.
“Ho una gran voglia di lavorare per questo territorio – ha detto la Scoccia arrivando al suo comitato elettorale tra gli applausi – è stata una campagna elettorale molto difficile, ma abbiamo ottenuto un risultato enorme, stupendo, grandioso solo grazie a voi. Oggi sono davvero emozionata, un’emozione incredibile, che voglio condividere con voi tutti”, ha concluso tra lacrime di gioia e commozione.
Trainante in provincia dell’Aquila il successo della Lega con 32.485 voti di lista, che contribuiscono ad eleggere ben dieci rappresentanti in consiglio regionale, tra cui non c’è la candidata del territorio Antonietta La Porta, che è però coi suoi 3.570 voti prima dei non eletti in provincia dell’Aquila. Se i due eletti Simone Angelosante e Emanuele Imprudente dovessero entrare nella giunta di Marco Marsilio (o anche uno solo dei due) lei potrebbe quindi rientrare in consiglio e conquistare la seconda rappresentanza del terrario all’Emicilo.
Una novità assoluta, anche rispetto alla debacle del centro sinistra e dei Cinque Stelle, ora costretti ad una profonda riflessione post-sconfitta, che dal livello regionale dovrà per forza di cose arrivare a cascata a livello locale.