SULMONA – Ieri sera l’aula magna del Liceo Fermi è stata inondata da insegnanti e ascoltatori, studenti, cittadini interessati ad ascoltare il prof. Francesco Sabatini, accademico della Crusca, illustre linguista e lessicografo, pronti a confrontarsi con riflessioni sul tempo moderno.
Un nuovo percorso di studi, quello avviato ieri, aperto a tutti e fondato sull’ incrocio di presenze e di prospettive che si coagulano attorno al tema della complessità. Pienone di docenti, che si sono iscritti sulla piattaforma SOFIA, di tutto il nostro ambito, da Pratola, passando per Raiano per arrivare a Castel di Sangro e a Roccaraso.
Il prof. Francesco Sabatini ha insistito sull’importanza della lingua che parliamo, che non è solo un mezzo di comunicazione, ma di esplorazione e di scoperta attraverso cui esprimere e dunque conoscere chi siamo e cosa vogliamo essere, in perenne dialogo con gli altri e con le loro arricchenti diversità. Notevole l’intesa tra la relazione del prof. e il senso profondo del nostro seminario. Al centro la lingua, tra i tradizionali approcci e i riferimenti scientifici, in una complessità di interpretazioni congruente con la complessità del reale, alla ricerca di una terza cultura in cui il passato e un umanesimo moderno si contaminino, in una società in cui lo sviluppo scientifico-tecnologico non trova sosta e si proietta verso un incerto futuro.
I partecipanti, anche attraverso i materiali forniti, hanno intercettato “strade” nuove e d’avanguardia, in cui la padronanza dello strumento linguistico è condizione necessaria per “narrare” scoperte e sperimentazioni, per divulgare conoscenze e spingere la scuola a proiettarsi verso il futuro.
Il “coraggioso” ed innovativo percorso di studi proposto proseguirà il 28 Febbraio con il prof. Michele Cortelazzo,illustre personaggio che aprirà la seconda prospettiva “linguistica” sulla complessità.